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Nostalgia canaglia… Piazza della Vittoria 1997

Ma com'èra bella ? verde o col brecciolino, ma fresca e ariosa. Quella platea di cemento che la riveste oggi è un colpo al cuore, d'estate la rende una graticola che sputa caldo. D'inverno invece il gelo la rende scivolosa,…

un nome al ponte (vecchio o nuovo?)

Prosegue a ritmo sufficiente il cantiere del ponte tra Empoli e Sovigliana.Ma qui c'era il primo ponte, quello vecchio a tre arcate di epoca preunitaria, distrutto dagli eventi bellici del Secondo Conflitto e ricostruito e aperto nel 1954.E anche codesto…

Giuliano Lastraioli: Il 93°

La tragedia balcanica in atto evoca i ricordi di altri tempi, in cui - esattamente 58 anni fa - tra l’8 e il 12 aprile 1941 a un mezzo migliaio di giovani empolesi, fucecchiesi e valdelsani, tutti volontari nel 93°…

Circolo Arti Figurative: asta di beneficenza Sab 26 maggio

Una lodevole iniziativa curata dal Circolo Arti Figurative di Empoli, con sede in Palazzo Ghibellino in Piazza Farinata degli Uberti.
Trattasi di un’asta di beneficenza di alcune opere artistiche, il cui ricavato sarà destinato a favore delle vecchie e nuove povertà.

Programmata per il prossimo Sabato 26 Maggio alle ore 16.00, saranno battuti all’asta alcune opere dei seguenti artisti :

Una licenza edilizia dell’anno 1932 di Empoli

Pochi sapranno che l'obbligo di richiedere la licenza edilizia per edificare entrò in vigore nel lontano 1942, ovvero quando si stava per consumare il giro di boa della II° Guerra Mondiale e che avrebbe visto la fase di arretramento e…

Progetto di Rigenerazione Urbana n° 4

Percorrendo ad Empoli il Vicolo della Gendarmeria, ovvero il vicoletto che collega Via del Giglio con Via Chiara, con l'entrata di fronte all'Angolo del fumatore si attraversa una sorta di piazzetta, quella che una volta si chiamava Piazzetta del Pesce…

L’Ingegneria naturalistica per le strade cerretesi

Tutto è nato per un tag birichino a qualche profilo di facebook, allo scopo di rammentare il dissesto di una porzione della strada collegante San Zio alle Grotte di Pagnana, tratto che da quasi un anno è interessato dall’obbligo di  senso unico alternato, con qualche disagio ben immaginabile.
Comprendo e presumo che il ritardo sia imputabile per le difficoltà finanziarie che ormai colpiscono tutti gli enti pubblici, ma il problema del dissesto dei corpi stradali nelle colline di Cerreto Guidi è ahimè frequente.
Per esempio c’è un tratto della strada provinciale 31, quella del “Ghianduccio” che per intendersi collega il capoluogo alla rotonda del Tucanos, e tale tratto fu oggetto di intervento di consolidamento con la costruzione di alcuni muri in cemento; mi ricordo che tale tratto prima di essere asfaltato rimase sterrato molte settimane, secondo la procedura per far stagionare il terreno stradale prima dell’asfaltatura.
Altro esempio degno di nota è un tratto di strada provinciale che collega la frazione di Toiano con Vinci, dove tempo fa si è verificato un movimento  di versante accompagnato da crepe e differenze di quote nell’asfalto; di recente fu steso un discreto manto stradale, ma passandoci proprio oggi ho rilevato ancora gli stessi segni di cedimento.

Vorrei suggerire, sperando che il politico che mi ha criticato non se l’abbia a male, un metodo risolutivo per questi dissesti, metodo proveniente dall’Ingegneria naturalistica.
Ma prima analizziamo le cause dei dissesti. In queste colline di Cerreto Guidi il suolo tende ad essere di matrice argillosa in diverse varianti, mescolato con sabbie e limi formatesi nella fase di regressione marina del Pliocene.
Va da sè che le diverse tipologie di suolo e le loro stratificazioni in certi parti del territorio siano facilmente aggrediti dai manufatti e dalle attività umane, ma la principale causa protagonista dei problemi è lei, l’acqua e la sua variabilità.
Infatti la (normale) variazione di presenza di acqua negli strati in superficie può cambiare il comportamento deformativo degli stessi, assistendo a variazioni e movimenti “plastici”, ovvero deformazioni che non ritornano allo stato originale.
La presenza di acqua oltre certe quantità altera tutte le caratteristiche meccaniche del suolo, ma il problema si amplifica col traffico stradale, in particolare le sue vibrazioni interagiscono con le molecole di acqua contenute nelle particelle di suolo (sostanze colloidali).

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