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Claudio Biscarini: I Balilla e gli Hitlerjugend

“Balilli” Moschettieri a Empoli. Un commento.

Bella e significativa la foto, tratta dal Fondo Caponi, pubblicata su Dellastoriadempoli. Un gruppo di Balilla moschettieri (solo perché armati di simulacro di legno del moschetto mod 91 Truppe Speciali e non perché emuli degli eroi di Dumas), che va in su e in giù nella odierna Piazza del Popolo.

Empoli - Adunata di Balilla in una via imprecisata
Empoli – Adunata di Balilla in una via imprecisata

Quanta differenza con i loro coetanei della Hitlerjugend! Il quarto da sinistra ha perso completamente il passo e, da buon italiano, procede per conto suo fregandosene del gruppo e dell’ allineamento. I moschettini sono portati a spalla ma un poco a la sanfrasòn. Sui volti dei ragazzi sgorgano sorrisi rivolti al fotografo, più da Prima Comunione che da aspetto marziale. Questa, per fortuna, era l’Italia “guerriera” che non si prendeva poi molto sul serio. Una via di mezzo tra i Boy Scout cari a Baden-Powell e i ragazzi-soldato di molte zone africane. Tutta un’altra storia per i rampolli di Adolf. I volti rigidi, le braccia tese a sostenere le bandiere e i vessilli del partito nazionalsocialista, le uniformi linde, stirate e molto, ma molto più militaresche di quelle dei Balilla, con quel fezzolettino che faceva sembrare tutti dei piccoli levantini di Marrakesch. Quando suonavano le trombe e i tamburi nelle adunate oceaniche,in attesa del loro Fűhrer, i ragazzi del Reichsleiter Baldur von Schirach facevano venire i brividi anche se avevano dieci o dodici anni. Biondi, ben nutriti, addestrati alla guerra  nei campeggi che facevano spesso e volentieri e dove giocavano a superarsi l’un l’altro con battaglie fatte coi cuscini, o con gare sportive di ogni tipo, come si conviene ad un Herrenvolk, i ragazzi della Hitlerjugend[1], contrariamente ai Balilla, li troveremo poi quasi Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 8combattere in tutta Europa. In Normandia, nel giugno 1944, la 12. SS Panzer-Division Hitlerjugend, formata tutta con 8.000 ragazzi classe 1926 provenienti da quella organizzazione di partito e comandati da un giovane SS-Standartenführer di 33 anni di nome Kurt Meyer, passato alla storia come “Panzermeyer”, si distinguerà per fanatismo e ferocia come ricordano bene gli abitanti della città francese di Ascq dove, il 2 aprile 1944, i suoi soldati comandati dall’SS-Obersturmführer Hauck assassinarono 86 uomini di età compresa tra i 17 e i 50 anni. Altro che il fucile mitragliatore Breda mod. 30 con otturatore rotto del 93° Battaglione Giglio Rosso di Empoli! Gli ultimi ragazzini si batteranno tra le macerie di una Berlino ridotta a campo di battaglia nell’aprile 1945, facendosi ammazzare, andando contro ai carri sovietici T 34 con i Panzerfaust mentre il loro idolo, prigioniero come un topo nel suo bunker sotto quel che restava della Neue Reichskanzlei si sparava un colpo nella testa con la sua Walther PPK 38. Götterdämmerung, fine di un regime, fine di una generazione. Chissà se quei “Balilli” che marciavano con così poca fierezza, e chi li aveva mandati lì, avrebbero mai supposto che i loro padri sarebbero andati a combattere con il “vero” ma egualmente poco efficace fucile di cui loro portavano in spalla il simulacro, contro soldati di nazioni che potevano dotare i loro combattenti con armi automatiche dalla potenza di fuoco terrificante? Chissà se potevano mai supporre che il DUCE ( allora l’ordine era di scriverlo maiuscolo) avrebbe mandato i loro padri a combattere in Russia, Albania e Africa con gli stessi scarponcini e le stesse uniformi, uguali sotto tutti i climi, scadenti così come era scadente la loro piccola uniforme di orbace? Bella, significativa, struggente e patetica quella foto pubblicata su Dellastoriadempoli.

 

Claudio Biscarini

 


[1] L’organizzazione giovanile creata dal Terzo Reich vedeva i ragazzi da10 a 14 anni inseriti nel Jungvolk, quelli da14 a 18 anni nella vera e propria Hitlerjugend. Le ragazze da10 a 14 anni facevano parte delle Jungmädelbund e quelle da14 a 18 della Bund Deutscher Mädel.

Questo post ha un commento

  1. Tutto vero. Però pure nella foto della H.J alla manifestazione di partito, anche se le uniformi sono linde e pulite, qualcuno ha i calzini giù e qualcuno ha i calzini su. Non è proprio, proprio da tedeschi perfetti!

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