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Chiesetta di “S.Ruffillo” al convento Cappuccini di Corniola – Empoli

Da “Il Segno d’Empoli, n° 64/2004.

La bibliografia storica la ricordava nei pressi del Convento dei Cappuccini, altri testi invece la indicano scomparsa o demolita durante il periodo della costruzione del Convento (cfr. pag 59 nel Volume sesto del Bullettino Storico Empolese anno XVI – 1972)
Questa ricerca è nata da una mia personale curiosità: passando dalla Via Salaiola la mia attenzione è spesso caduta su una piccola costruzione in degrado, appoggiata al muro di recinzione del Convento dei Frati Cappuccini.
Diocesi: Firenze
Piviere: S. Andrea di Empoli

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Edificio oggi esistente
Edificio oggi esistente

L’edificio nella foto aerea di Google Maps:


Non sono mai riuscito a spiegarmi il motivo di questo completo abbandono, ma la mia maggiore curiosità era sapere che cosa era stato in passato. In effetti non sembrava il solito fienile o edificio rurale diroccato che a volte troviamo in aperta campagna; le sue esigue dimensioni lo escludevano. Inoltre si notano decorazioni architettoniche molto curate quali cornici eseguite in laterizio e il coronamento a timpano in facciata, anch’esso in laterizio.
Tali incongruenze mi hanno spinto a ricercare sulle varie bibliografie la documentazione su una chiesetta, cappella o oratorio che si fosse trovata in quel luogo, e vari testi indicano appunto la “chiesetta” di S. Ruffillo in Pantaneto, e il toponimo conferma proprio la sua collocazione, tanto è vero che il nome “Padule” è rimasto conosciuto a tutta la collettività fino a poco tempo fa.

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Un’importante citazione è riportata nelle “Notizie Istoriche Della Terra d’Empoli Raccolte Dal Canonico Luigi Lazzeri”, pubblicato alla pag. 389 sul volume quinto del Bullettino Storico Empolese dell’anno XV – 1971: <<“…Anno 1608. Fino dal dì 29 giugno dell’anno 1603, per partito tutto favorevole dei Consoli, e del Consiglio Generale di questo Comune di Empoli, a richiesta di più devote persone fu accordato che si erigesse un convento a’ PP. Cappuccini persso la nostra Terra; e previo il favorevol rescritto del Granduca Ferdinando I, del dì 6 settembre 1604, e le debite facoltà della sacra congregazione dei Cardinali, del Padre Generale dei medesimi Cappuccini, e dell’Arcivescovo di Firenze Monsignore Alessandro Marzi-Medici, domandate ed ottenute dal Gonfaloniere e Consoli suddetti, Giovanni di Benedetto Giomi d’Empoli fece fabbricare a proprie spese il precitato convento nel luogo detto Padule, o Pantaneto, presso l’antica chiesa Parrocchiale di S. Ruffillo, distante da Empoli circa due terzi di miglio, per la parte a mezzogiorno…..”>>
Controllando ulteriormente la ritroviamo citata dalla Bolla d’Alessandro IV Sommo Pontefice, dell’anno 1258:<<”….onde perciò descrivendosi in detta Bolla la situazione della chiesa di S. Ruffillo si dice posta prope Impoli Novum……”>>(cfr. pag. 355 del volume quinto del Bullettino Storico Empolese dell’anno XV – 1971)
Un’altra citazione si ha nella famosa cartapecora del 1119:<<”…Preterea communiter investiverunt predictum Rolandum plebanum comes, et comitissa, et firmiterin perpetuum statuerunt in predicta plebe, ut omnes res mobile set inamovibiles terras, et vineas aliarum ecclesiarum, scilicet ecclesia Sancti Laurentii, et Sanctae Mariae, et Sancti Donati, et SanctiMamme, et Sancti Michaelis, et Sancti Stephani, et Sancti Cristophori, et SanctiIacobi,et Sancti Petri, et Sancti Martini de Viatiana, et Sancti Bartolomei, et Sanctae Mariae de Pagnana, et Sancti Ruffini, et Sancti Justi, et Sancti Simonis et Jude…..”>>(cfr. pag 360 sul volume quinto del Bullettino Storico Empolese dell’anno XV – 1971).
La Cappella di S. Ruffillo è citata anche nella “Nota e descrizione delle strade pubbliche e ponti che esistono nelle Comunità comprese nella Cancelleria di Empoli, redatta dal Cancelliere Pier Franco Vecchi il 12 Aprile 1763 (ASF, Capitani di Parte Guelfa, Numeri neri, 1707, c. 28 ss).
<<……”Altro ponte murato nella strada che conduce da Empoli a Monte Rappoli dal Convento de’ Cappuccini quasi dirimpetto alla Cappella di S. Ruffillo di largh. circa braccia otto, mantenuto dal Vic. Di Certaldo”……>>, trattasi del ponte esistente  sul Rio dei Cappuccini dirimpetto al nuovo cimitero comunale.
Probabilmente l’attuale edificio della Cappella di S. Ruffillo è sorto sopra le rovine della  preesistente chiesa di S. Ruffillo, che doveva essere in rovina da tempo. Gli affreschi posti all’interno, tutti in discrete condizioni anche se bisognosi di un intervento di restauro, danno ulteriore conferma alla mia ipotesi: in fig. n° 1 sono ben rappresentati Sant’Andrea (a sinistra) e San Ruffillo Vescovo(a destra).
Lo studio è iniziato con una attenta lettura della bibliografia storica del territorio di Empoli, analizzando e confrontando le mappe dei Capitani di Parte Guelfa, il Catasto Lorenese e le Carte Tecniche Regionali. Tale metodo è servito anche a dimostrare l’attuale esistenza del Mulino del Sale di Empoli, da molti creduto scomparso, e ad identificarne l’esatta posizione del suo corpo di fabbrica.

Lato tergale dell’edificio

DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA CARTOGRAFICA ADOTTATA PER IL RICONOSCIMENTO.
La Cappella di S. Ruffillo è rappresentata ben due volte nelle mappe cinquecentesche dei Capitani di Parte Guelfa, una volta nel Popolo di S. Andrea, l’altra nel Popolo di San Simone e Giuda a Corniola, e in entrambi i casi è posta ai margini del mappa, considerata come un termine di confine molto importante nell’allora desolata zona del Pantaneto o Padule. E’ curioso notare che la stessa ripetizione, è stata fatta anche per la Villa del Cotone al Pozzale.

Nel Catasto Lorenese del 1820 alla Sezione T dei Cappuccini Foglio Terzo, non è rappresentata la sua specifica particella, al contrario del Nuovo Catasto Terreni del 1939; tuttavia la sua sagoma è riconoscibile, e si tratta del manufatto aperto verso il plesso conventuale.

catasto leopoldino san ruffillo

Fonte cartografica: estratto dal Catasto Generale della Toscana, Comunità di Empoli
Sezione T dei Cappuccini 3 di 3 – ASFi, Catasto Generale Toscano, 
Catasto Leopoldino Comunità di Empoli – tratta dal sito web del“Progetto CASTORE”
Regione Toscana e Archivi di Stato Toscani  – 
Per g.c. Info Crediti e Copyright

Con ogni probabilità la sua non completa rilevazione sulle carte granducali è stata fatta di proposito dal Geometra di prima classe Giuseppe Becattini, forse perché l’edificio era troppo piccolo per essere inserito in mappa, magari a causa  dello stato di abbandono in cui giaceva, non era suscettibile di produrre alcun reddito autonomo,(Si ricorda che ogni Catasto è redatto per un prevalente scopo fiscale.)

Si può concludere che le scienze cartografiche possano essere un indispensabile supporto per la ricerca storica e artistica, soprattutto per quella serie di  elementi del passato sui quali tuttora si celano incertezze. Si spera che questo metodo interpretativo possa anche tutelare il patrimonio architettonico evitandone la perdita irreparabile e incentivandone il restauro.
Sarebbe auspicabile che in un prossimo futuro la Cappella di S. Ruffillo venga riportata al suo antico decoro, invitando le autorità preposte ad intervenire al più presto per salvaguardare la memoria identitaria dal dilagare del cemento sempre condonabile.

CRONOLOGIA dei principali documenti citati:

1119: citata «Sancti Ruffini» nell’Istrumento dell’incastellamento di Empoli

1192: citata «Sancti Rufini» nella Bolla papale di Celestino III a conferma di possessi e privilegi

1258: citata «S. Rufini prope Empulum Novum» nella Bolla papale di Alessandro IV a conferma di possesso e privilegi

1276-1277: non risulta censita negli estimi delle Rationes Decimarum

1286: non risulta citata nell’elenco dei canonici che assistettero nel 03 aprile 1286 al sinodo diocesano tenutosi nella cattedrale di Firenze

1290: risulta citata nell’elenco della Decima relativo al piviere empolese

1302-1303: risulta citata nell’elenco delle suffraganee della pieve di Monterappoli per il pagamento della decima

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