Una vista ripresa tante volte, ma sempre particolare: l'interno della chiesa della Madonna del Pozzo.
Le chiese empolesi nelle Rationes Decimarum Tuscia, 1274-1280
In passato gli enti ecclesiastici imponevano ai loro membri il pagamento della Decima, un’imposta straordinaria sulle rendite ecclesiastiche, ovvero una quota di esazione comunemente fissata, i cui proventi defluivano nelle casse papali per le necessità contingenti.
La Decima doveva essere raccolta per sei anni continui, e in questo articolo si prende in esame il sessennato che decorre dal 24 giugno 1274, precisando che la raccolta avveniva in due rate (termini) semestrali ovvero il 25 dicembre e il 24 giugno di ogni anno. [1]
Ai fini della costituzione di un archivio documentale digitale, la trattazione dell’argomento si limita ad estrarne i principali dati relativi agli enti ecclesiastici attivi nel nostro territorio, come la qualità/tipologia dell’ente ecclesiastico («Ecclesia», «Monasterium», «Hospitale», «Plebes», «Canonica») ma anche i Santi titolari delle parrocchie, luoghi e toponomastica di riferimento, e infine i dati “fiscali”, quest’ultimi da considerarsi meramente indiziari per congetturare i relativi pesi tributari e quindi economici.
Questi dati, una volta inseriti in uno scenario cartografico, sono in grado di fornire un flebile quadro conoscitivo dell’assetto territoriale del XIII secolo e pertanto da utilizzarsi non come punto di arrivo ma punto di partenza (e di collegamento) con le notizie e dati temporali potenzialmente connettibili ad esso.
Si rammenta che nel volume originale non sono state pubblicate le originali trascrizioni dei registri e le minute redatte dai Collettore e/o Sottocollettori (soggetti riscossori), ma più precisamente le liste compilate ufficialmente dai «notari» inviate all’amministrazione pontificia vigente; in particolare trattasi di registri sintetici aventi valore e forma di atto pubblico, quindi tale compendio di dati mantiene comunque una certa autorevolezza dei dati.
La Decima 1274-1280 si può suddividere in due periodi:[2]
– il primo biennio 1274-1276 in cui registrarono gli enti ecclesiastici che pagarono interamente la quota annuale dovuta assegnata e ripartita per i due termini semestrali omettendo però gli enti inadempienti (in tutto o in parte) al pagamento;
– il quadriennio 1276-1280 in cui provvidero a registrare tutti gli enti a prescindere dal pagamento completo, distinguendo coloro che saldavano completamente (inserimento di cifre vistose in colonna accanto alla dicitura « solvit ») e coloro che invece non pagavano l’intero dovuto (annotavano tutta la somma dovuta per ogni anno, più lontano, nel margine e in cifre più piccole).
In merito al territorio empolese si riscontrano nei documenti della Decima 1274-1280 l’esistenza delle diverse chiese parrocchiali e dei rispettivi Pivieri, di alcune canoniche ma non si riscontra l’esistenza di Hospitales.
L’ambito territoriale desumibile dagli elenchi “Decimarum” consente infine di produrre una carta di sintesi geografica.
Le notizie e dati sono stati estratti dalle rispettive pagine della pubblicazione: Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Tuscia, Vol. 1, La decima degli anni 1274-1280, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Guidi Pietro, 1932.
Nota a margine aggiuntiva: l’assenza di alcune chiese nella presente Decima 1274-1280 rispetto a documenti precedenti (1192) e posteriori (1286) lascia spazio ad interpretazioni sulla mancata decimazione, da additare a una probabile scarsità di anime curate oppure poteva trattarsi di semplici oratori;
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N.B: le note in corsivo tra le parentesi sono aggiunte dello scrivente; le note tra parentesi sono omologhe a quelle originali nel suddetto testo.
Enti posti nella Diocesi di Firenze [3] censiti nella Decima degli Anni 1276-1277 (1° e 2° termine dell’anno terzo)
(omissis, pivieri e chiese della Diocesi di Firenze)
(n°) (Ente e titolazione) Lib. Sol. (n° contrassegno in mappa)
403. Plebes S. Andree de Empoli solvit XXX – (1)
404. Ecclesia S. Laurentii de Empoli Veteri » II IIII (2)
405. Eccl. S. Donnini de Empoli » IIII II (3)
406. Eccl. S. Marie de Empoli Veteri » III X (4)
407. Eccl. S. Marie de Cortenuova » III VI (5)
408. Eccl. S. Micchaelis de Pontormo » III – (6)
409. Eccl. S. Christine de Pagna Canina » III – (7)
410. Eccl. S. Donati de Empoli Veteri » IIII II (8)
411. Eccl. S. Martini de Vitiana¹ » IIII II (9)
412. Eccl. S. Angeli de Empoli Veteri » IIII X (10)
413. Eccl. S. Barth(olome)i de Suvilliana² » IIII X (11)
414. Eccl. S. Ma(n)masii de Empoli Veteri » II XIIII (12)
415. Eccl. S. Iacobi de Avena » III – (13)
416. Eccl. S. Petri (a Riottoli, ndr) » III IIII (14)
417. Eccl. S. Micchaelis de Lengnana » II X (15)
418. Eccl. S. Marie de Fabbiano pro I et II paga solvit VIII – (16)
419. Eccl. S. Marie de Pagnana » III XIIII (17)
420. Eccl. S. Martini de Pontormo » V – (18)
421. Canonica S. Donati Vallis Boccis » IIII – (19)
(omissis, dal 422 al 427, Piviere di Coeli Aula)
428. Plebes S. Iohannis de Monterappoli » V VI (20)
429. Eccl. S. Marie de Ultrorme » II X (21)
430. Canonica S. Mathei de Granaiolo » VI II (22)
431. Eccl. S. Prosperi de Cameano » IIII IIII (23)
432. Eccl. S. Martino de Plano » III II (24)
(note nel testo originale:)
1 ff. 80, 171c: Vitiano –
2 f. 80: Suvigliana; ff. 109v, 171c: Soviglana
Enti posti nella Diocesi di Lucca[4](poste nel Piviere di «S. Genesii de Sancto Miniato» – sono omesse quelle esterne al territorio comunale di Empoli)
(n°) (Ente e titolazione) ( solvit ) Lib. Sol.
4598. Eccl. S. Bartholomei de Brusciana » III II (25)
4601. Eccl. S. Michaelis de Pianeçore » IIII XVII (26)
4605. Canonica S. Stefani de Turrebenni » VIII – (27)
4621. Canonica S. Petri de Marcignana » XVIII XVI (28)
dNote e Riferimenti:
[1] Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Tuscia, Vol. 1, La decima degli anni 1274-1280, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Guidi Pietro, 1932. pagg. XI-LIV
[2] Ibidem
[3] Op. cit, pagg. 19-20.
[4] Op. cit, pag. 220.
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