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Il progetto di restauro di Porta Pisana dell’architetto Ezio Cerpi, 1959

Abbiamo recuperato questo disegno, pubblicato nel Bullettino Storico Empolese Vol. I, anno 1959.

Fa parte di un progetto, che risale ai primi anni del ‘900, e che doveva servire a recuperare agli antichi splendori la nostra Porta Pisana, che negli anni era diventata molto diversa da quella originale, arrivando a diventare adibita ad usi abitativi, come si vede dalle foto di Pietro Caponi già pubblicate. Evidentemente il progetto rimase chiuso nei cassetti comunali e potrebbe servire, caso mai, proprio adesso, in vista di uno sperato restauro della antica e gloriosa Porta.

Paolo Pianigiani: Uno scherzo finito male

Correva l’anno di Nostro Signore1523: c’era la peste a Firenze e si stava diffondendo nel contado. Jacopo da Pontormo, non ancora trentenne, per scansare il morbo sterminatore, scappò alla Certosa e, per sdebitarsi coi frati, dipinse alcuni meravigliosi affreschi. Michelangelo era già da un anno alle prese con le tombe dei Medici.
Intanto da noi, nel castello di Empoli, un gruppo di amici decide di esorcizzare la tristezza dei tempi e organizza una bella cena, comprensiva di dopocena. E sceglie una locanda, appena fuori porta, subito dietro casa: l’osteria della Cervia.

Gelosi, Impazienti e dimenticati

A Empoli c’era l’Accademia dei Gelosi Impazienti, dei quali ormai nessuno parla più. Come nessuno probabilmente legge più la Presa di San Miniato (Livorno, 1764), di Ippolito Neri (1652-1708), medico e scrittore empolese che dell’Accademia fu uno dei fondatori.
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