Vorrei usare le pagine del blog per parlare di futuro progettuale del capoluogo di Cerreto Guidi, sperando di fornire un valido supporto all'imminente avvio del percorso "Progetto di Innovazione Urbana", acronimo PIU, una sorta di bando di riqualificazione urbana. CONCEPT…
La piazza torna alla sua naturale configurazione, senza una quinta forestale che occludeva le viste introspettive degli utenti verso i fronti che si affacciano;
La famiglia Borgherini, originaria di Cerreto Guidi[1], risulta proprietaria di un cespite situato all'interno del castello di Empoli secondo quanto censito nell'Imposizione della Fogna del 1710, nella quale la stessa famiglia è accompagnata dal titolo di cavaliere. << 299. Ill:o Sig:e Cav:e Bolgherini una…
oggi 19 Sett. alle 11.30: una tempesta vera e propria si è abbattuta sulle frazioni di Lazzeretto e Stabbia, dove addirittura si è formata una tromba d'aria che vi ha sfogato la propria furia distruttiva.Sullo stato dei luoghi: danneggiate molte coperture,…
L’immagine era sino a ora sconosciuta. Diciamo subito che non si tratta di una raffigurazione particolarmente pregiata dal punto di vista artistico ma di valore prettamente simbolico e, potremmo dire, storico. La veduta è infatti solo in parte dedicata alla…
Un piccolo anticipo di foto d'epoca su Cerreto Guidi. Si tiene a rammentare che la Villa Medicea è stata di recente inserita dall'Unesco nell'elenco del patrimonio dell'umanità.
Si pubblica proprio oggi in onore ai festeggiamenti in corso a Cerreto Guidi vocati alla S. Liberata, immagine datata 1962 salvo maggiori dettagli. Il bivio è molto conosciuto dai cerretesi o cerretani, ma anche dai forestieri di passaggio sulla strada…
Tutto è nato per un tag birichino a qualche profilo di facebook, allo scopo di rammentare il dissesto di una porzione della strada collegante San Zio alle Grotte di Pagnana, tratto che da quasi un anno è interessato dall’obbligo di senso unico alternato, con qualche disagio ben immaginabile.
Comprendo e presumo che il ritardo sia imputabile per le difficoltà finanziarie che ormai colpiscono tutti gli enti pubblici, ma il problema del dissesto dei corpi stradali nelle colline di Cerreto Guidi è ahimè frequente.
Per esempio c’è un tratto della strada provinciale 31, quella del “Ghianduccio” che per intendersi collega il capoluogo alla rotonda del Tucanos, e tale tratto fu oggetto di intervento di consolidamento con la costruzione di alcuni muri in cemento; mi ricordo che tale tratto prima di essere asfaltato rimase sterrato molte settimane, secondo la procedura per far stagionare il terreno stradale prima dell’asfaltatura.
Altro esempio degno di nota è un tratto di strada provinciale che collega la frazione di Toiano con Vinci, dove tempo fa si è verificato un movimento di versante accompagnato da crepe e differenze di quote nell’asfalto; di recente fu steso un discreto manto stradale, ma passandoci proprio oggi ho rilevato ancora gli stessi segni di cedimento.
Vorrei suggerire, sperando che il politico che mi ha criticato non se l’abbia a male, un metodo risolutivo per questi dissesti, metodo proveniente dall’Ingegneria naturalistica.
Ma prima analizziamo le cause dei dissesti. In queste colline di Cerreto Guidi il suolo tende ad essere di matrice argillosa in diverse varianti, mescolato con sabbie e limi formatesi nella fase di regressione marina del Pliocene.
Va da sè che le diverse tipologie di suolo e le loro stratificazioni in certi parti del territorio siano facilmente aggrediti dai manufatti e dalle attività umane, ma la principale causa protagonista dei problemi è lei, l’acqua e la sua variabilità.
Infatti la (normale) variazione di presenza di acqua negli strati in superficie può cambiare il comportamento deformativo degli stessi, assistendo a variazioni e movimenti “plastici”, ovvero deformazioni che non ritornano allo stato originale.
La presenza di acqua oltre certe quantità altera tutte le caratteristiche meccaniche del suolo, ma il problema si amplifica col traffico stradale, in particolare le sue vibrazioni interagiscono con le molecole di acqua contenute nelle particelle di suolo (sostanze colloidali).