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Statuto comunale di Empoli (1415-1416) Rubrica XVII.

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Che i Consoli siano paciari. Rubrica XVII.
Ancora, perchè dove pace non è niuna cosa salutevole et utile bene fare si può, et acciò che il decto populo et li huomini et persone d’esso in buona pace et vera concordia et tranquillità stiano, statuto et ordinato è, per li decti riformatori et staturij, che da quinci innançi i Consoli del decto populo siano et essere s’intendino paciarij del decto populo. E’ quali siano tenuti et debino per loro officio giuxta loro potere tucte le lite, questioni et discordie così nate come quelle che al tempo del loro officio nascessono et nascere potessono fra li huomini et persone del detto populo et in esso populo habitanti, pacificare et a concordia riducere et buona et vera pace fare ove degnamente fare si potrà, ma dove pace fare non si potrà o potesse, si faccia triegua, non però per força alcuni costringendo, gravando, o vero molestando, invito per alcuno modo, ma le parti tractino con buone et piacevoli parole et salutevoli admonitioni et admaestramenti et loro piacevolmente ad concordia riduchino quanto più et megl[i]o possono.

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