La più bella opera di pittura che possiede la chiesa è però la lunetta dipinta…
Pianta dell’antica Pieve di S. Andrea, oggi Collegiata
L’Anonimo Empolese del XVI secolo nel suo manoscritto scritto circa 30 anni dopo l’assedio spagnolo di Empoli del 1530 afferma che <<“era in tal luogo, come io ho trovato, già millecento sei anni una Pieve intitolata a S. Andrea. Era divisa da un’altra chiesetta, per lo spazio di venticinque braccia, detta S. Giovanni, dove era, come è ancora, il Battesimo, e chiamavasi la Pieve di S. Andrea e dall’evento la Pieve al Mercato“>>.
Sappiamo inoltre che nel 1735 cominciarono i lavori di rifacimento in chiave barocca su progetto dell’Architetto Ferdinando Ruggeri.
Tuttavia non vi sono, allo stato attuale, piante, documenti o altro per poter risalire con certezza al precedente aspetto, già modificato a sua volta nel Trecento.
Nel 1802-1803 fu modificato anche il prospetto a salienti trasformandolo nell’attuale configurazione a capanna.
Citando un lavoro di ricerca svolto dalla Sovrintendenza Beni Culturali, pubblicato sull’omonimo notiziario SBAC Toscana n° 05/2009, pubblicarono i risultati e le relative intepretazioni circa lo svolgimento di indagini non invasive col “georadar”.
Non mi sto a dilungare sulla suddetta metodologia, si rimanda alle pagine 264 e segg. del notiziario SBAC n° 05/2009 .
Si riporta una pianta, anzi una bozza planimetrica, in cui si riporta la geometria della precedente Pieve di S. Andrea.
L’ho redatta facendo un rilievo “a vista” effettuato ricalcando lo stesso disegno che la riporta nella pubblicazione.
Ovviamente si perdono le inesattezze del rilievo base, anche se mi riprometto di misurare la Collegiata.
La bozza serve solo a far capire in maniera abbastanza ben approssimata la precedente forma e distribuzione della Pieve rispetto all’attuale Collegiata.
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