L’opera sarà esposta nell’ambito della mostra: “Fece di scoltura di legname e colori. La scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze”
Paolo Santini – Il ponte in località Canneto, pressi Ponte a Elsa
Abbiamo parlato diffusamente, qualche domenica indietro, del ponte progettato da Riccardo Morandi e inaugurato il 31 dicembre del 1953 fra Spicchio ed Empoli, appena dismesso. Un ponte d’autore, lo abbiamo definito, e forse non basta. Ma il grande ingegnere italiano, a Empoli c’era già stato prima di progettare, a partire dal 1952, il ponte in questione. C’era stato e aveva già realizzato un altro ponte, quello sull’Elsa in località Canneto. Ebbene, quella struttura a travata figura ancora oggi fra i dieci capolavori in cemento armato precompresso più significativi in Italia. Nel volume di Marzia Marandola dal titolo “La costruzione in precompresso” stampato per il Sole 24 ore nel 2009 e dedicato a Riccardo Morandi ed a Franco Levi, del quale accoglie un’intervista, il ponte sull’Elsa ha il posto d’onore. Morandi lo aveva progettato nel 1949 e il ponte, che misurava 40 metri di luce, con conci di 1 metro e 16 cavi, costruito dall’impresa Fratelli Giovannetti, fu inaugurato nell’estate del 1950. Il ponte sull’Elsa fu uno dei trampolini di lancio dell’opera del grande progettista, e insieme momento straordinario di sperimentazione sul campo, con una travata unica che successivamente sarà riproposta in sequenza con altre strutture identiche per ponti molto più lunghi e impegnativi. Insomma, una sorta di costruzione componibile di prova. A giudicare dai risultati, la prova è andata bene. Fra l’altro fu proprio la versatilità delle strutture in cemento precompresso, unite ai sette brevetti frutto dell’esperienza sul campo dell’ingegnere, che valsero la fortuna delle realizzazioni di questo genere.
Paolo Santini
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