Se c’è una nazione e una città che ho visitato e che amo è la Francia e Parigi. Per questo, quando venerdì è scoppiato l’inferno lungo le strade che ben conosco, è stato un colpo al cuore.
Claudio Biscarini: il 24 Luglio 1944 e l’infiltrato degli Alleati ad Empoli
Il 24 luglio 1944, mentre in piazza Francesco Ferrucci i tedeschi fucilavano 29 civili innocenti e mentre stavano per far saltare mezza città, un agente italiano dell’Office of Strategic Service americano, l’antenato della famosa C.I.A., veniva infiltrato in città. La sua vicenda non è mai stata raccontata da nessuno che si sia occupato della guerra a Empoli, ma questo documento dei National Archives di Washington, vera miniera di dati relativi alla guerra in Italia, ce ne racconta la storia. Il rapporto, senza data, venne scritto, presumibilmente nei giorni che seguirono la liberazione di San Miniato dal capitano Vincent A. Abrignani[1], responsabile dell’OSS 5th Army Detachment con sede a Siena, al capitano André Bourgoin dell’OSS di Monopoli, nelle Puglie. Questi era un ex ufficiale francese del Deuxiéme Bureau passato all’OSS. Ecco, dalle vive parole di Vincent Jim Abrignani, la storia del misterioso agente infiltrato in Empoli.[2] Offriamo agli empolesi questo inedito, che dovrebbe far riflettere le istituzioni e quant’altro sulle opportunità di ricerca che oggi vengono offerte per conoscere aspetti mai esplorati della nostra storia recente. Ad esempio Abrignani cita delle informazioni che il Puozzo fornì sulla situazione in Empoli agli Alleati. Sicuramente, esse furono messe per scritto e oggi giacciono da qualche parte nell’immenso archivio di Washington. Sarebbe veramente interessante acquisirle per avere un’altra versione di quel che c’era in città, senza avvilirsi sul già conosciuto e rivelato. Del resto la verità scientifica – diversa da quella processuale- si costruisce per approssimazioni successive e può essere sempre rivista, riletta, sottoposta a nuova critica ed implementata[3]. Senza paura.
Soggetto: agente professor Puozzo
A: capitano Bourgoin
Il soggetto professor Puozzo era stato infiltrato attraverso le nostre linee a richiesta il 24 luglio. Rientrò alle nostre linee il 29 luglio. Questo agente è stato infiltrato nelle vicinanze di S. Miniato, che a quel tempo era terra di nessuno. Si è diretto verso Empoli che si trova al di là di S. Miniato e vi rimase con il nemico fino al momento del suo ritorno. Per vostra informazione S. Miniato è stato catturato dalle truppe americane, la mattina del 24 luglio, ma Empoli era nel settore dell’8a armata e non fu presa. Il professore ha fornito a questo distaccamento alcune preziose informazioni su Empoli e le sue vicinanze che furono di grande aiuto per l’8 a Armata quando decideranno di prenderla. Le informazioni sono già state trasferite agli Alleati. La motivazione addotta dal professore per il suo ritorno era che non poteva attraversare il fiume Arno, a quel punto, e che è stato licenziato al momento di tentare un guado. Dopo di questo, discutendo se era disposto a cercare di continuare la sua missione di nuovo, ha risposto in modo affermativo. Ho dato immediatamente disposizioni per consentirgli di attraversare a ovest di Pontedera, in questo momento, con una guida che lo avrebbe portato a un guado utilizzato attualmente da civili. Alle 3, 00 di questa mattina prima di partire per la spedizione, il professore ha sollevato il problema di come doveva attraversare il fiume Serchio a nord di Lucca, affermando che la sua salute non gli avrebbe permesso di farlo e che lui non conosceva nessuno lì vicino su cui contare per un aiuto e molte altre cose rispetto a questo fatto. Ha anche citato il fatto che egli aveva atteso per mesi per effettuare questa operazione e che ha pensato che sarebbe stato meglio aspettare altre due settimane fino a che avessimo attraversato i due fiumi e poi sarebbe andato. Egli ha a un certo punto ha avanzato l’idea di essere paracadutato in zona se l’invio via terra è troppo difficile. A mio parere il professore aveva superato le nostre linee e avrebbe potuto continuare la sua missione. Un altro punto che non sono riuscito a chiarire nel mio rapporto era che il professore ha dichiarato di aver fatto amicizia con i tedeschi che tenevano Empoli nei cinque giorni lui era lì. Quindi ha avuto una buona opportunità per ritornare indietro con loro. I’ agente radiotelegrafista che è stato inviato nella stessa zona con il professore ha raggiunto la sua destinazione e ha contattato il comando quindi dimostrando che la spedizione era fattibile. Questo agente viene rispedito a voi con i consueti canali a causa della mancanza di mezzi di trasporto di questo distaccamento. Jim Abrignani
PS Questo rapporto è solo per vostra informazione.
[1] Nato nel 1922, morto nel 1969. Fu il braccio destro di Irvin Goff, membro dell’OSS. Al 5th Army Detachment erano preposti gli ufficiali che dovevano tenere i contatti con i partigiani. Abrignani, che fu poi nominato maggiore, era decorato con la Legion of Merit ed era Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia.
[2] National Archives Washington, RG 226 Records of the Office of Strategic Services, box 106, entry 190.
[3] Cfr. S. Buzzelli, M. De Paolis, A. Speranzoni, La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia. Questioni preliminari, G. Giappichelli Editore. Torino 2012, p. 175.
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