Sarebbe giunto il momento di concepirla non più solo come una mera infrastruttura di cemento, ma riconoscerne la potenziale mimesi in opera d'arte.
Percorrendo alcuni tratti autostradali in nord Italia, e anche il tratto sud della S.S. 429bis presso Poggibonsi, non mancano gli esempi di cavalcavia caratterizzati da una compagine estetica dignitosa, in alcuni casi ammirevole.
Un paio di capitelli in Centro storico
Li ho visti oggi nel fondo di un negozio sito in Centro storico, Via “Ferdinanda” nei pressi dove una volta vi era l’Arco dei Dazzi;
Tra l’altro questo fondo confina proprio lungo il lato longitudinale del famigerato “chiassetto dei Frati”, di recente ribattezzato (e non si sa il motivo) il “vicolo di S. Stefano quando di lì a 50 metri c’è la Via di Santo Stefano (quella del negozio “La Viaggeria”).
Non ho potuto fare a meno di fotografare questi due capitelli, ma ne ho fotografati altri. Nelle fot0 se ne vede uno all’interno del fondo e uno nel cortiletto; quello interno è posto al di sopra di una colonna a mattoni a sezione tonda.
Questo capitello, anche se non trovasi in condizioni ottimali, conserva ancora gli stilemi scolpiti che potrebbero far risalire all’epoca tardo medioevale, simili a moltissimi già rilevati e fotografati in altri fondi commerciali al piano terra.
Il secondo capitello sito nella corte è probabilmente posto al di sopra di una simile colonna ma l’intonacatura ne impedisce la sua percezione.
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