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Un giorno con i Maori – di Claudio Biscarini
Martedì 13 maggio 2014 è un giorno che resterà nella mia memoria come uno dei più belli, interessanti ed emozionanti.
Grazie all’organizzazione dei tre Comuni della Val di Pesa e della Valdelsa, Barberino Valdelsa, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa, sono stati ospitati 86 neozelandesi di etnia Maori, tra cui un reduce di 86 anni che aveva militato, durante la guerra, nel 28th Maori Battalion della 2nd New Zealand Division, quelli del maggiore Te Punga e del colonnello Awatere.
L’incontro è iniziato a Tavarnelle Val di Pesa davanti al monumento che ricorda, assieme ai nomi dei civili morti in guerra, quello dei 45 soldati neozelandesi caduti nel territorio comunale. Il Sindaco Sestilio Dirindelli ha portato i saluti della comunità, seguito da Stefano Fusi, consigliere provinciale, e dal rappresentante del gruppo Maori. Sono seguite, poi, una serie di danze e canti di un gruppo di ragazzi e ragazze Maori, concluso dalla Haka, danza che i vecchi guerrieri facevano per terrorizzare i loro nemici in battaglia, che facevano anche i soldati impegnati nella campagna d’Italia e oggi conosciuta da chi segue la squadra di rugby neozelandese.
Assieme al Sindaco di Tavarnelle, erano presenti il Sindaco di San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini e il Sindaco di Barberino Valdelsa Maurizio Semplici. I due autobus che trasportavano i Maori si sono, poi, spostati verso San Michele a Torri dove, nel territorio della Fattoria, esiste l’unico monumento, crediamo in Italia, che ricorda i soldati neozelandesi con un’epigrafe in lingua italiana, tradotta in inglese e Maori.
Qui, il sottoscritto ha spiegato le fasi della battaglia che vide coinvolta la 2nd New Zealand Division contro la 29. Panzer-Grenadier-Division e la 4. Fallschirmjäger –Division tra il 27 luglio e il 3 agosto 1944. Fu una delle battaglie più sanguinose dell’intera campagna di guerra in Toscana. In questa suggestiva località, il Sindaco di Scandicci Simone Gheri ha portato il suo saluto, coadiuvato da alcuni membri dell’ANPI e dell’Associazione Combattenti e Reduci di Scandicci.
Quindi, la comitiva si è diretta al cippo di Pratale, località presso la Sambuca dove, il 23 luglio 1944, una pattuglia del Fallschirmjäger-Regiment 12. della 4. Fallschirmjäger-Division trucidò, senza alcun motivo, 12 inermi contadini lasciando nel lutto tre famiglie.
Anche in questo luogo mi è stato chiesto di tenere un piccolo ricordo di quel che accadde quel lontano giorno di luglio. Infine, tra la commozione generale di Italiani e Maori, questi ultimi hanno intonato un canto che di solito viene dedicato ai loro morti.
Poi, a uno a uno, il gruppo ci ha salutato baciandoci sulle guance. Il pranzo nella sala dell’Agriturismo del Pratale è stato particolarmente ricco e rallegrato dai canti di questi veramente squisiti e allegri ospiti.
Poi, i saluti, con la promessa di incontrarci di nuovo e, soprattutto, non dimenticare il legame che il sangue dei caduti Neozelandesi durante la guerra ha stretto con noi. Purtroppo, ancora una volta ha brillato per l’assenza un rappresentante della città di Empoli.
Eppure, nei giorni 11-14 agosto 1944, furono proprio i Neozelandesi, e anche il 28th Maori Battalion, che scardinarono le difese tedesche sul rilevato della linea Pisa-Firenze ed entrarono in città da Santa Maria, coadiuvati da alcuni carri armati Sherman, e buttarono fuori gli ultimi tedeschi dal centro.
Gli uomini del Brigadiere Pleasant, 5th Brigade, assieme ai commilitoni , tennero il fronte da Montelupo Fiorentino alla foce del fiume Elsa dal 9 al 16 agosto 1944 quando arrivarono, a cose fatte, gli americani della 85th US Infantry Division.
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