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Ricercari – di Tommaso Mazzoni
↖ Collana su Ferruccio Busoni – di Tommaso Mazzoni
Guardare ogni giorno dell’anno lo stesso unico
viso, senza mai mancare di scoprirvi qualcosa
di nuovo, è la più meravigliosa delle avventure,
di gran lunga superiore a qualsiasi viaggio
intorno al mondo[1].
Alberto Giacometti (1901-1966),
scultore e pittore svizzero.
Non incontrerai mai due volti
assolutamente identici. Non importa la
bellezza o la bruttezza: queste sono cose
relative. Ciascun volto è simbolo della vita.
E tutta la vita merita rispetto[1].
Tahar Ben Jelloun (n. 1944), scrittore marocchino.
RICERCARI
Tu nasci
e ti formi di materia
già bell’e pronta.
Tu cominci ad agire
in uno spazio
precostituito.
Tu cerchi
e trovi il già trovato
o il già concepito
da qualcuno che è venuto
prima di te.
Tu inventi,
ma inventi cose
già presenti in natura;
altrimenti
come potresti riscontrare
la loro realtà?
Tu scopri
fenomeni biologici
che portiamo
con noi, dentro di noi!,
da prima ancora
che l’uomo
fosse appena accennato.
Ma non ti viene di pensare
che qualcun altro
li ha costituiti
milioni, anzi, miliardi
di anni prima
che l’uomo li potesse
esaminare,
scoprire?
Ricercari,
pazienti studi,
talvolta perfino salati
dalla presunzione.
Per cosa? Perché?
Ricercari,
pazienti approfonditi studi,
per scoprire…
l’acqua calda.
Firenze, martedì 22 marzo 1994 11:46.
TOMMASO MAZZONI – COSÌ IL TEMPO PRESENTE.
Per gentile concessione
Note e Riferimenti:
[1] Osserverete che le citazioni, assunte a posteriori come mi accade praticamente sempre, non è che appaiano immediatamente del tutto attinenti, ma le ritengo degne di nota; da cui, appunto, l’apposizione.
Sto pensando, infatti, che non m’è capitato mai che dalla citazione di qualche grande autore (fra l’altro, quindi, generalmente assai ben articolata) io abbia avuto l’idea di aggiungere qualcosa di mio.
Anzi, proprio il contrario. Avviene infatti che, dopo aver trattato un determinato argomento, incontri idee analoghe a quelle da me pensate (espresse dal proprio autore ma da me ignorate fino ad allora) e le trovi, però, migliori e delineate più succintamente. Assai spesso, tali citazioni, vale la pena di riportarle, onde mettere ancor più a fuoco l’argomento da me precedentemente preso, dicevo, spontaneamente in esame.
Inoltre, proprio stasera giovedì 8 maggio 1997, mentre assistevo, presso l’Accademia dei Georgofili, qui a Firenze, a una lezione concernente la clonazione animale, il Prof. Donato Matassino (n.1934), è uscito con un’espressione che ritengo altrettanto attinente a quest’argomento e che perciò vi riporto a mia volta. L’illustre relatore ha affermato: – Ogni essere vivente è sempre un passo più in là delle conoscenze dell’uomo.
E, dal sito di un amico di Ferruccio Busoni, rivisitato ieri sera, oggi lunedì 7 febbraio 2005 traggo da esso la citazione che il caro Laureto Rodoni vi ha descritto; è un pensiero di Thomas Bernhard (1931-1989), che mi sento di citare. È il seguente:
“Quel che pensiamo è già pensato, quel che sentiamo è caotico, quel che siamo non è chiaro. Non dobbiamo vergognarci, ma non siamo nulla, e null’altro meritiamo che il caos”.
“…null’altro meritiamo che il caos”, è così. Ma è proprio il caos che, quale umano, non mi sento di subire; e farò sempre di tutto affinché quel caos di cui parla Bernhard (da non confondersi con il mio personale disordine ambientale) possa dimorare quanto più possibile lontano da me, dalle persone che amo e dai miei amici: è il mio modesto commento, questo, davanti a una così purtroppo realistica riflessione di questo scrittore austriaco.
Alquanto sottilmente pertinente è ancora la citazione di Lec, che ho aggiunto oggi martedì 1° maggio 2007: “La vita costringe l’uomo a molte azioni spontanee” (Stanisław Jerzy Lec, 1909-1966). L’ossimoro dipinge chiaramente il suo ironico concetto, peraltro codiviso da me e, ritengo, da molti altri.
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