Pubblicato sul Il Tirreno, 31 Gennaio 2010 C’è da chiedersi perché mai…
Malagiustizia – Il Bargello
Riceviamo e pubblichiamo una missiva da un ns lettore avente acronimo “Il Bargello”.
In margine al libro di Claudio Biscarini “Morte in padule”, appena uscito per Erba d’Arno.
Il Bargello tornerà sull’argomento.
Malagiustizia – Il Bargello
“Jurisdictio castrensis obtusior”. Ce lo insegnò Cornelio Tacito e ce lo rammentava sempre il professor Piero Calamandrei, che di corti marziali aveva avuto diretta esperienza nella Grande Guerra.
Il brocardo torna utile nel constatare l’enorme discrepanza di valutazione giuridica, in termini di entità della pena, fra le miti condanne al Generale Crasemann (10 anni) e al Maggiore Strauch (6 anni) e la massima pena dell’ergastolo inflitta a tre vegliardi che il 23 agosto 1944 si erano trovati a militare nel reparto esplorante della 26a Panzer in azione nel Padule di Fucecchio.
Era ancora Calamandrei a ripeterlo: “Quando la politica entra dalla porta, la giustizia si butta dalla finestra”.
A distanza di settant’anni dalla tragica mattanza non è chi non veda l’assurda diversità di trattamento, ma tutto si spiega col tam-tam insorto dopo la ridicola scoperta del cosiddetto “armadio della vergogna” e con la necessità, squisitamente politica, di dare soddisfazione – anche mediatica – a chi ha menato il gioco.
Pur a prescindere dal rilievo che non sono state fornite minimamente prove dirette sulla partecipazione dei tre condannati all’ergastolo alle uccisioni, tanto che si è ricorsi a introdurre una inammissibile ipotesi di responsabilità (quasi) oggettiva per il semplice fatto di aver militato in un reparto sputtanato, non si è convenientemente esaminata la possibilità di applicare esimenti (quali lo stato di necessità) o attenuanti (sia pure generiche) che avrebbero evitato l’irrorazione dell’ergastolo e condotto a una pronuncia di prescrizione del reato. Il caso Priebke ha fatto scuola e questo non è un titolo di merito per quella che una volta veniva ritenuta la “patria del diritto”.
IL BARGELLO 06 Luglio 2014
Precisazione pervenuta da “Il Bargellino” [1] in data 07 Luglio 2014:
Dei tre condannati, solo 2 appartenevano al reparto di Strauch. Il terzo era ufficiale d’ordinanza al comando della Divisione.
At Salut.
Il Bargellino. 07 Luglio 2014
Nota aggiunta dal “Bargello” il 10 Luglio 2014 alle 23.07:
Vedo ora la precisazione aggiunta del Bargellino sul mio stelloncino “MALAGIUSTIZIA”.
Premesso che sputtanata fu tutta la divisione e non soltanto il battagliano esplorante, per cui non vi è luogo a rilievi di sorta, l’assunto sopra espresso conforta e corrobora la tesi de Bargello sul punto della responsabilità oggettiva e non personale.
Un ufficiale d’ordinanza al comando di divisione avrà sempre meno colpe di chi stava in Padule.
Approfondiremo ancora.
Il BARGELLO 10 Luglio 2014
Note e Riferimenti:
[1] Bargellino è un acronimo di C. Biscarini
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