Le mappe catastali furono commissionate dai Lorena per completare la riforma tributaria dell'epoca, col preciso scopo di censire la proprietà fondiaria capace di produrre rendita. Furono inviati nelle campagne squadre di geometri di < > e < > classe, a rilevare ogni anfratto, edificio, terreno, fiume, chiesa, ecc.
Giuliano Lastraioli: nota sullo stemma del comune di Pontorme
Si ringrazia Giuliano Lastraioli per averci permesso la pubblicazione di questa nota.
Da: BSE, vol. VIII, 1985, 1-2, pag. 172
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La devozione dei pontormesi per il loro patrono San Michele Arcangelo ha trovato riscontro anche nelle più elevate manifestazioni della vita civile. Nell’antico sigillo del comune [1][2] San Michele compare in piedi, a guardia di una porta, sopra un ponte a due archi, e sostiene un giglio fiorentino; a lato c’è uno scudo con l’aquila guelfa che artiglia il serpente (sec. XIV).
Nel semipartito inferiore destro dell’attuale stemma del comune di Empoli, che accampa l’arme di Pontorme, il ponte turrito è sorvolato da San Michele con spada e bilancia, tema iconografico consueto nei luoghi ove si venera quel patrono[3] . Altamente suggestivo è il distico che apre gli statuti del Comune di Pontorme del 1445 con una accorata invocazione al celeste protettore:
« Arcangele Michael defensor istius terre
Esto propitius in adversis et tempore guerre ».
Note e riferimenti:
[1] Osservazioni istoriche dei Sigilli antichi, Tomo VI, Sigillo n. 11 pag 93, Domenico Maria Manni, Firenze 1741
[2] Bascapé, Sigillografia, vol. I, p. 219 e tavola VII, 75
[3] Ibidem
Bibligrafia
A.S. F., Statuti, cod. 640;
Lastraioli, La legislazione statutaria dei comuni di Empoli, Pontorme e Monterappoli, in « BSE », vol. I, n. 1, 1957/1, p. 29;
Lastraioli, Ancora in tema di statuti, in « BSE », vol. II, n. 4, 1961/2, p. 253).
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