Skip to content

Giuliano Lastraioli: 18 dicembre 1800, quel che vide il buon notaio Lorenzo Righi

EMPOLI. Il notaio Lorenzo Righi fu testimone oculare della fucilazione di Carlo Pineschi: “18 dicembre 1800, giovedì. Alle ore dieci di mattina furono suonati i tamburi per tutto il paese ed in breve tanto la cavalleria che i pedestri con tutta l’ufizialità fu radunata nella piazza in bellissimo ordine; indi il capitano di cavalleria prese il cammino dalla parte della Vicaria (il palazzo pretorio, ndr) verso il Campaccio (attuale piazza della Vittoria, ndr): dietro alla cavalleria la banda militare e suonando bellissime marcette e di poi seguitava tutta l’infanteria come in grado di marcia, con i guastatori avanti, credendo tutti che se ne partissero e andassero alla volta di Firenze.

Il punto ove c'era l'Arco dei Dazzi o Darzi
Il punto ove c’era l’Arco dei Dazzi o Darzi

Ma quando la truppa pedestre fu giunta all’Arco del Dazzi (sbocco di piazza della Propositura, ndr), scaturirono di sotto ad esso quattro soldati, che avevano seco guardato un uomo con ferraiolo di panno turchino, e fu fatto marciare fra la banda e l’infanteria; giunti che furono tutti sul Campaccio, ivi si schierò tutta la truppa in buono ordine, occupando tutta la detta piazza; indi tirato da parte il detto uomo, appoggiatesi ai tiratoi del tintore Susini, gli fu letta la sentenza di morte in lingua francese; di poi posto nel mezzo a sei soldati, fu condotto in luogo detto la Bisarnella, poco distante dalla Madonna detta del Pucci, in oggi Bonelli, ed appena attraversato il Rio dei Cappuccini, senza benda, fu immediatamente fucilato con tre botte, che una nel capo e due nel petto. Cadde morto in una fossa ed i soldati gli levarono gli stivali, cappello, ferraiolo, orologio e pochi denari, e se ne partirono tornando al Campaccio, e la truppa se ne tornò ai rispettivi quartieri.

Il cadavere alla ore sette della sera era tuttavia nella fossa, aspettando gli ordini dei Generali…

Questo uomo, per le notizie prese, era di Siena, capo rivoluzionario o sia brigante, con moglie e figli, di nascita molto pulita e comoda, in età di anni 56 circa…”

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Torna su