I quattro leoni a guardia delle tre naiadi, in una piazza Farinata degli Uberti scattata pochi anni dalla fine della II° Guerra Mondiale. La foto la invia e condivide Davide Pelagotti, dalla sua inestimabile collezione.
Madonna col Bambino già della Tosse, presso il Calasanzio
Accanto all’ingresso principale dell’Ist. Calasanzio di Empoli vi è un tabernacolo una volta noto come Madonna della Tosse e oggi semplicemente Madonna col Bambino.
Si trova in buone condizioni di conservazione, e consiste in una semplice edicola centinata, dotata di cornice marmorea e oggi contenente un bassorilievo rappresentante la Madonna col Bambino.
La sua esistenza è testimoniata dalla sua rappresentazione in una mappa[1] di fine Cinquecento (1580-1595) prodotte dai Capitani di Parte Guelfa, e la cui consistenza e posizione non lasciano dubbi che si tratti di esso. Si fornisce un calco svolto sulla mappa originale, da cui si evince che fosse situato sulla spalla est del Rio dei Cappuccini (lato Pontorme).
Questo rio ancora oggi attraversa la città in tracciato interrato passando esattamente a pochi metri dall’attuale collocazione del tabernacolo.
Si legge in un volume[2] che in passato il Popolo di Pontorme era solito fare delle stazioni nel giorno delle Rogazioni di fronte a questo manufatto: si aggiunge che alla fine del Cinquecento, in base alla suddette mappe dei Capitani, il confine comunitativo tra Empoli e Pontorme dovesse trovarsi a poche decine di metri da questo tabernacolo.
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Fu restaurato nel 1819 e nel 1895 [3], e in passato conteneva un affresco, di cui un testo afferma che possa essere stato dipinto dalla mano dell’Empoli.[4] In seguito il tabernacolo fu traslato (o forse meglio dire demolito il vecchio e costruito ex novo) di pochi metri nel 1908 per consentire la rettifica di questo tratto stradale, di cui l’intervento fu supportato dal Collegio Calasanzio dei PP. Scolopi assieme ad altre pie persone. In tale intervento vi fu collocato un quadretto di cemento rappresentante la Madonna delle Scuole Pie realizzato dal Padre scolopio Alberico Ferrini del Collegio Calasanzio. [5] In seguito l’opera di Ferrini fu sostituita da un calco di gesso prodotto da un modello di scultura fiorentina del Quattrocento, per essere ancora sostituito nel 1978 dall’attuale bassorilievo commissionato dai Padri Scolopi ad Orlando Lensi.
Ancora oggi esiste l’iscrizione marmorea posta in facciata al di sotto dell’immagine di cui si riporta esatta trascrizione:
DEMOLITO PER L’ALLINEAMENTO DELLA STRADA L’ANTICO L’ANTICO TA
BERNACOLO DEDICATO ALLA MADONNA DELLA TOSSE LA DIREZIONE DEL
COLLEGIO CALASANZIO DEI PP. SCOLOPI E ALCUNE PIE PERSONE CURA
RONO A MAGGIOR DECORO NELL’ANNO 1908 L’EDIFICAZIONE DI QUESTO
A PERPETUARE LA VENERAZIONE VERSO LA SS. MADRE DI DIO PATRO
NA DELLE SCUOLE PIE
Note e Riferimenti:
[1] ASFI, Piante dei Capitani di Parte Guelfa Piante dei Popoli e Strade 120.2, 178;
[2] I tabernacoli di Empoli” di E. Testaferrata e D. Parri – Editori dell’Acero 1998, pag. 50;
[3] Le iscrizioni di Empoli” di Olinto Pogni, Tipografia Arcivescovile, Firenze Via del Moro n° 29, anno 1910, pag 174;
[4] Ibidem;
[5] Le iscrizioni di Empoli” di Olinto Pogni, Tipografia Arcivescovile, Firenze Via del Moro n° 29, anno 1910, pag 174;
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