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Giuliano Lastraioli: Per anzianità d’albo…

Per anzianità d’albo sono il decano degli avvocati empolesi. Come studioso di storia locale ho scavato per anni nelle vicende della giurisdizione in questo  territorio, dai podestà comunali e medicei  ai vicari lorenesi e ai pretori regi e repubblicani, per finire a questo claudicante tribunale monocratico che già sembrava un successo visto il fallimento  della temeraria iniziativa, fin dall’Ottocento, di ottenere un tribunale collegiale “sede piena”.

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Non credo,  neanche per un attimo,  che Empoli possa rimanere senza presidio giudiziario dopo sette secoli.

Se così avvenisse, com’è in concreto temibile, tutti i nostri padri coscritti,  deputati,  senatori,   sindaci ed assessori,   dovrebbero immediatamente buttarsi in Arno di fronte a tanta vergogna,   anziché dare la colpa al solito Berlusconi,  che di Empoli  conosce solo Saponara.

Nulla di  serio è  stato tentato per salvare l’istituzione e la gente comune si accorgerà ben presto non tanto del crollo  d’immagine per la città, ma soprattutto in termini  di  disagi  e  dispendi  d’ogni genere.

Il cittadino-tipo non sa cosa sia il cupo falansterio di Novoli  a cui rivolgersi dopo aver trovato un impossibile parcheggio fra Indiani,  Osmannori e Peretole. Provare per credere.  E preghi Dio di non averne bisogno per non finire in paranoia.

L’avvocatura spicciola è rimasta moscia di fronte all’evenienza,  gelosa come  sempre del proprio “particulare”. E’ il momento, invece,  di indossare la toga e di recarsi nelle stanze dei soliti noti a dar balta al banco e alle panche. Sotto usbergo  di  toga si può  fare.

Giuliano Lastraioli

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