Empoli e San Miniato, da secoli cane e gatto, adesso si riuniscono in uno scambio…
Fontanella sotto le bombe? di Claudio Biscarini
Veramente, a frugare negli archivi, si scopre sempre qualche cosa di nuovo. E’ il caso di un documento che, di recente, mi è arrivato dai National Archives di Washington.
E’ risaputo che il 15 gennaio 1944, diverse bombe furono sganciate da aerei rimasti sconosciuti, in Borgo. Non mi risultava, però, che lo stesso giorno venisse attaccata Fontanella.
Cercando di chiarire chi e perché bombardo Empoli, invece, mi sono imbattuto in un gruppo di documenti che riguardano l’attacco del 2nd US Bomber Group (Heavy) su Certaldo e Poggibonsi del 15 gennaio 1944. Tra i rapporti dei piloti rientrati da quelle due missioni, uno ha attirato la mia attenzione.
Andiamo per ordine. Quel giorno, il 2nd US Bombardment Group stava per compiere la sua 125 missione diviso in due ondate, con obiettivo il ponte ferroviario di Certaldo o, in alternativa, lo scalo di Poggibonsi. La prima ondata decollò dalla base di Amendola, in puglia, alle 9,40 e si diresse verso l’Adriatico. La seconda ondata decollò, dirigendosi nella stessa direzione, alle 10,10. Initial point dell’attacco su Radda in Chianti. All’altezza del campo di aviazione di Sant’Egidio, a Perugia, un forte fuoco di contraerea causò molti danni a quasi la totalità degli apparecchi della prima ondata. La seconda arrivò con i tedeschi già sul chi vive ed ebbe ulteriori danni più la perdita del B 17 n. 384, pilotato dal 1° tenente William Ingold Pedersen, che, da solo senza equipaggio, andò a infilarsi nel lago di Bolsena[1].
Il B 17 n. 628, del 49th Squadron, pilotato dal 1° tenente G.J. Verbruggen sganciò 6 bombe da 1000 libbre sul campo di aviazione di Pian del Lago, presso Siena, sbagliando vistosamente la distruzione di tre hangar. Otto apparecchi, sui venti decollati con la seconda ondata, bombardarono Poggibonsi.
Il B 17 n. 638, dello stesso Squadron, invece, trovò un altro obiettivo. L’aereo era pilotato dal 1° tenente H.R. Hemstreet, con secondo pilota il 2° tenente E.A. Davidson, navigatore 1° tenente E.P. Donegan, addetto allo sgancio bombe 2° tenente E.M. Hayes, mitragliere torretta superiore sergente maggiore R.M. Garnet, mitragliere torretta inferiore sergente R.L. Hancock, mitragliere di destra sergente E.C. Moleti, mitragliere di sinistra sergente E.F. Ward, mitragliere di coda sergente R.C. Cooper, radiooperatore sergente maggiore R.M. Rand. L’aereo era decollato dalla base di Amendola alle 10,15 ed aveva aperto il vano bombe alle 13,17 , atterrando alle 16,30 al campo base. L’annotazione sull’obiettivo che, ricordo doveva essere Certaldo oppure Poggibonsi, dice che furono sganciate sei bombe da 1000 libbre at Fontanella. Furono viste cadere on bridge. Si trattava sicuramente del ponte sul fiume Elsa tra l’off. Elettrica dello zuccherificio di Granaiolo e il podere La Cappellina sulla strada che si racconda a quella per la Dogana. Anche l’aereo di Hemstreet aveva subito il fuoco della Flak di Perugia che aveva fatto due buchi sulla carlinga.
Alla fine della giornata, la seconda ondata di B 17, composta da aerei degli Squadrons 49th e 429th, aveva sganciato 106 bombe da 1000 libbre, dodici delle quali su due obiettivi più che alternativi, Pian del Lago e Fontanella. Il mistero di chi bombardò Borgo rimane.
Claudio Biscarini
Note e riferimenti:
[1] Per le vicende di questo aereo e del suo equipaggio Cfr. Mario Di Sorte, Claudio Biscarini, Oltre il lago. Intreccio di vite nel dramma della Seconda guerra mondiale, Aska edizioni, 2015.
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