Due foto scattate dal Piaggione, oggi Piazza Guido Guerra, in direzione dell'attuale edificio del Giudice…
Empoli nelle foto aeree del 08 Luglio 1954
Il volo fu effettuato dal Gruppo Aerofotogrammetrico Italiano appositamente costituito per un volo aerofotogrammetrico, con finalità di censimento documentale del territorio, e ancora non si era manifestata la più grande fase di espansione urbanistica della storia postbellica in questo territorio, anche se qualche avvisaglia che presagiva ad una crescita vertiginosa c’era già stata: infatti nel 1950 il carico urbanistico ammissibile progettato dal Piano di Ricostruzione del 1947 era già stato esaurito dall’edificazione avvenuta vivacemente all’interno del perimetro del centro abitato.
Questo articolo vuol essere un semplice repertorio geografico mediante il suddetto volo G.A.I. 1954 a varie scale, immagini estratte da dal Servizio Geografico della Regione Toscana, per convenzione il Nord è diretto verso l’alto.
per maggiori informazioni e dettagli, contatta: dellastoriadempoli@gmail.com
Quadro d’unione:
Quadrante nord:
Quadrante sud:
Empoli Capoluogo: la pianura appare sgombra dalle attuali periferie; in Arno si vedono ancora molti depositi sabbio-ghiaiosi, appare quasi in secca.
Notare le particelle agricole ben curate e soprattutto la loro disposizione relativa è utile per capire il reticolo di regimazione idraulica.
Empoli Capoluogo, ingrandimento:
Il Ponte “vecchio” è stato ricostruito ed è entrato in funzione il 31/12/1953; l’ex stadio Martelli si trova ancora ubicato tra Via Masini e Via Russo, quartiere di Naiana o alle attuali Poste centrali. Sul Piaggione cioè Piazza Guido Guerra è presente un circo, la Pinetina di Piazza Ristori sta ricrescendo dopo la tagliata effettuata durante la II Guerra mondiale. Sul lato nord dell’Arno Spicchio pare immutata rispetto alle foto del periodo bellico. Il quartiere di Terra Santa ancora non è stato investito dall’edificazione che di lì a pochi anni sarà preponderante.
Pontorme e Cortenuova:
Queste due frazioni erano ancora ben distanti tra loro, separati da campi ben coltivati in un contesto di vero e proprio “giardino mezzadrile”.
Il quartiere di Serravalle è inesistente e i rii del Romito e Mosca sono ben visibili a cielo aperto, prima delle relative deviazioni con intubazione fognaria.
Ponzano e Cascine:
Ponsano ancora è inesistente con la consistenza attuale ma sono già in atto alcune trasformazioni soprattutto lungo Via Ponsano, tuttavia trattasi di edilizia sparsa a destinazione d’uso mista. Il quartiere delle Cascine anch’esso non è dissimile da quello riscontrabile dalle foto aeree del 1948 e dalle mappe del N.C.T, con Carraia a fianco praticamente inesistente se non alcune traverse.
Santa Maria ed Empoli Vecchio:
Queste due frazioni era ancora abbastanza distinguibili tra loro, ma anche qui si era già manifestato uno sviluppo urbanistico di tipo lineare lungo la Via Lucchese proprio tra il Convento di S. Maria a Ripa e la Fattoria di Empoli Vecchio, due teste di ponte e cerniere di questa crescita; dintorno, solamente i campi e il quartiere dell’Ina Casa in corso di costruzione, come anche la Via Piave.
Avane:
La frazione era distintamente separata dall’attuale conurbazione, l’intorno era prevalentemente agricolo e ben curato; da notare in basso sulla sinistra il percorso lineare che termina ad incrocio perpendicolare, trama che combacia con gli allineamenti dell’antica centuriazione romana.
Il greto dell’Arno è ben visibile.
Pagnana e Vitiana:
Le due località era ben distinte e separate da loro, diciamo che sono tali ancora oggi. Colpisce molto il greto dell’Arno praticamente in secca in questo tratto.
Marcignana:
Il ponte ancora non risulta ricostruito; l’Arno appare quasi in secca, come pure l’Elsa. La frazione di Marcignana appare praticamente la stessa di molti decenni prima, quasi immutata salvo le poche case venutesi a creare dal dopo guerra al 1954.
Ponte a Elsa e Bastia:
In questa frazione lo sviluppo lungo i principali assi viari si era già manifestata, resta fermo il territorio agricolo ben curato dal regime mezzadrile.
Monterappoli:
praticamente l’antico castellino di Monterappoli è rimasto pur’esso immutato, colpisce molto il sistema di oliveti disposti a gira poggio con gradonature naturali (no terrazzamenti come Montalbano), che diventano fittissimi man mano che aumentano le pendenze della collina.
Molin Nuovo:
E’ ben visibile l’esistente gora e rifiuto dell’antico mulino.
Fontanella e S. Andrea:
Lo sviluppo lineare lungo l’attuale S.S. 429 risulta consolidato fin da prima della Guerra, mentre lo spazio pianeggiante e collinare circostante non è stato (ancora) interessato dalle espansioni edilizie.
Villanova:
Finisce qui il percorso aerofotogrammetrico del 1954 sulla frazione di Villanova, o per meglio dire la sola parte sviluppatasi lungo l’incrocio tra Via della Piovola e Via Maremmana.
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Foto bellissime
Io le avevo viste quando studente geometra le abbiamo trovate all’IGM