↖ Collana su Ferruccio Busoni - di Tommaso Mazzoni “L'arte è il grido d'allarme di coloro…
due memorie del Notaio Ser Lorenzo Righi sul chiavistello del Mangiadori
Riporto alcuni passi e memorie scritte dal Notaio Ser Lorenzo Righi circa il chiavistello del Mangiadori, una volta esposto sulla facciata di Palazzo Pretorio quale trofeo vittorioso della presunta o vera Presa di San Miniato.
Questo notaio esercitava in Empoli alla fine del Settecento e primi anni Ottocento.
Dalle memorie del Notaio Ser Lorenzo Righi, 12/06/1799:
= Memoria a parte =
Da immemorabile tempo alla volta di oggi pendeva affisso alle mura esterne del Palazzo Pretorio un grosso Chiavaccio, e per tradizione era famoso per il Chiavaccio della Città di Saminiato, stato acquistato dagli Empolesi in una battaglia data ai Saminiatesi; vedi il Poema del Dott. Pietro Neri Canonico. Questo Chiavaccio, alla venuta dei francesi in Toscana fu levato; indi fu rimesso nel medesimo posto di prima dagli insurgenti nella mattina del 5 Maggio 1799 e finalmente e stato
levato, e di presente si conserva nella Vicaria.
= Memoria a parte =
Da immemorabile tempo alla volta di oggi pendeva affisso alle mura esterne del Palazzo Pretorio un grosso Chiavaccio, e per tradizione era famoso per il Chiavaccio della Città di Saminiato, stato acquistato dagli Empolesi in una battaglia data ai Saminiatesi; vedi il Poema del Dott. Pietro Neri Canonico. Questo Chiavaccio, alla venuta dei francesi in Toscana fu levato; indi fu rimesso nel medesimo posto di prima dagli insurgenti nella mattina del 5 Maggio 1799 e finalmente e stato
levato, e di presente si conserva nella Vicaria.
sabato 20 Luglio 1799 =
Alle ore dieci pervennero in Empoli, venienti da Firenze per Pisa N. 64 Aretini a cavallo, tutti con montura turchina e furono ricevuti con i soliti applausi. Fu nuovamente affisso e appeso al Palazzo Pretorio il Chiavaccio di Saminiato; stato levato a tempo di Michele Bonfanti Vicario, memoria di che in questo a [19] molto concorso di forestieri
all’immagine SS.ma di Maria Vergine, all’altare maggiore ove ogni mattina fu cantata solenne messa.
Alle ore dieci pervennero in Empoli, venienti da Firenze per Pisa N. 64 Aretini a cavallo, tutti con montura turchina e furono ricevuti con i soliti applausi. Fu nuovamente affisso e appeso al Palazzo Pretorio il Chiavaccio di Saminiato; stato levato a tempo di Michele Bonfanti Vicario, memoria di che in questo a [19] molto concorso di forestieri
all’immagine SS.ma di Maria Vergine, all’altare maggiore ove ogni mattina fu cantata solenne messa.
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