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La prima “Arno-Stellung” – di Claudio Biscarini

L’Arno ha da sempre costituito uno sbarramento naturale, sul piano militare, per chi volesse raggiungere il nord della Toscana, venendo da sud, o viceversa o per chi volesse arrivare al porto di Livorno e alla costa. 

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Foto del gen. Miollis, dominio pubblico.


di CLAUDIO BISCARINI

Nel primo caso furono i soldati del General Feldmarchall Albert Kesselring che, per quaranta giorni, sbarrarono il passo alle truppe angloamericane nel luglio-agosto 1944.

Nel secondo caso i fatti avvenuti sono più lontani.

Siamo nel 1800 e il Primo Console Napoleone Bonaparte ha sconfitto a Marengo, il 14 giugno, le truppe imperiali. In Toscana, i reparti francesi sono al comando dei generali Pierre  Dupont de L’Ètag e Domenico Pino dopo aver attraversato i passi appenninici senza incontrare resistenza. Fino al 30 novembre 1800 le cose andarono bene ma da quella data, dopo che la tregua firmata ad Alessandria venne disdetta, anche in Toscana il generale Sextius Alexandre François de Miollis, succeduto a Dupont, si trovò a fronteggiare gli austriaci e i pochi vecchi insorgenti del Viva Maria, guidati da un ex funzionario granducale Francesco Spannocchi, provenienti da Arezzo, con una esigua truppa a sua disposizione. I sanfedisti dello Spannocchi inflissero, nei giorni prima di Natale del 1800, delle sconfitte ai francesi a Figline e a San Donano e fu dopo queste dèbacle che il de Miollis si attestò sull’Arno a Empoli a sbarramento della via per la costa. Quindi, la prima Arno-Stellung empolese ci fu non nel 1944 ma bensì nel dicembre 1800. La linea di sbarramento durò alcuni giorni fino a che il generale  Pino, ripresa l’offensiva, scacciò gli aretini e austriaci fuori dal territorio. Lo Spannocchi rientrò nel territorio di Perugia da dove era partito.

I guai, per i francesi, però non finirono. Per la prima parte del 1801, dopo che il generale Joseph Èlisabeth Roger de Damas D’Antigny, fuoriuscito francese,  con 10.000 napoletani , era entrato nel Senese, si ebbero varie scaramucce di elevata intensità tra Monteriggioni, Castellina in Chianti e Poggibonsi con l’ultimo scontro alla Coroncina, poco fuori Siena sulla via Cassia verso Roma. In questi scontri si distinsero le truppe italiane al comando del Pino. Da quel momento, la Toscana entrò nell’orbita francese e per alcuni anni la pax del Regno d’Etruria regnò sovrana.

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