Un ritrovamento casuale ma al contempo sorprendente: il Piano d'ingrandimento di Empoli, per il quale si ringrazia la Famiglia Bini per la gentile condivisione del documento.
Ferie e Feriati dello Statuto del Comune di Empoli 1420
Traendo spunto dalla pubblicazione di Fausto Berti e Mauro Guerrini del 1980 “Empoli: statuti e riforme” a cura dello stesso Comune di Empoli, ed essendo periodo di ferie, si ritiene utile dispensare e approfondire una rubrica di tale pubblicazione, la n° XLVI dello Statuto del Popolo di Santo Andrea (1416) che dispone “Delle ferie e dei feriati”.
Non fraintendete, lungi da qui l’argomento delle ferie nell’anno del Signore 1416. In verità si parla di alcune disposizioni che regolavano gli allora due popoli dentro la terra murata di Empoli, S. Andrea e S. Giovanni.
Ebbene si, il nostro Centro Storico murato e confinato dalla penultima cerchia muraria era suddiviso in due popoli interni, ma al momento rimandiamo ad altri approfondimenti tale divisione, anche se fa sorridere che il Giro nei primi del Quattrocento fosse concepito come l’unione di due “frazioni”, passatemi il termine.
La sintesi della rubrica che riportiamo era una prescrizione, aveva piena valenza su tutti gli abitanti del Castello. Per leggere l’originale si consiglia la lettura dell’infrascritto testo, interessante ma di difficile lettura e interpretazione in quanto testo medioevale di cui viene fornita una formidabile trascrizione e alcune interessanti interpretazioni.
Essa definiva come “feriati” le giornate <<tucte et ciaschedune altre feste le quali sono comandate doversi guardare dalla sancta romana chiesa>> come meglio descritte sotto.
In tali giorni descritti era vietata l’esecuzione di pene corporali, processi, catture e tutti gli atti podestarili relativi al “Criminale”. Negli altri giorni però non scherzavano. I giorni avanti e indietro erano valevoli solo per tali sospensive, non erano giorni feriali per il popolo.
A mia opinione, non si poteva “feriare” i criminali, e per feriare rimandiamo alla vostra fantasia, nessuna esclusa, valevole per la cattura sia per l’imprigionamento e detenzione.
– tutte le domeniche
– tutte le feste degli apostoli
– il giorno di Ognisanti con uno dinaanzi e uno dietro seguente cioè il giorno dei morti
– il giorno di S. Giovanni Battista del mese di giugno con quattro giorni davanti e quattro giorni di dietro alla detta festa
– il giorno del beato signore S. Andrea capo e guidatore e protettore della terra e comunità d’Empoli con quattro giorni davanti e quattro giorni dietro.
– il giorno della Natività di nostro Signore Dio con quattro giorni davanti e dietro
– il giorno della Pasqua della Resurrezione del nostro Signore Yesus Christo con quattro davanti e quattro dietro.
– il giorno della ascensione e uno davanti e uno di dietro
– il giorno del corpo di Cristo e il giorno avanti e il giorno di dietro
– il giorno della pasqua della Pentecoste e quattro giorni avanti e quattro giorni dietro
– il giorno della festa di S. Maria di mezzo agosto
– il giorno di S. Donigio la quale è al giorno nove del mese di ottobre
– e generalmente tutti li altri giorni delle feste comandate dalla sancta chiesa
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