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Paolo Pianigiani: Uno scherzo finito male

Correva l’anno di Nostro Signore1523: c’era la peste a Firenze e si stava diffondendo nel contado. Jacopo da Pontormo, non ancora trentenne, per scansare il morbo sterminatore, scappò alla Certosa e, per sdebitarsi coi frati, dipinse alcuni meravigliosi affreschi. Michelangelo era già da un anno alle prese con le tombe dei Medici.
Intanto da noi, nel castello di Empoli, un gruppo di amici decide di esorcizzare la tristezza dei tempi e organizza una bella cena, comprensiva di dopocena. E sceglie una locanda, appena fuori porta, subito dietro casa: l’osteria della Cervia.

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