Pubblico alcune foto che documentano le strade allagate del centro storico di Empoli.
Una recensione inutile al libro di Walfredo Siemoni appena uscito: Santo Stefano a Empoli
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Ci sono libri che è inutile recensire. Vanno letti. Vanno sfogliati, ammirati nei dettagli, nelle visioni che accompagnano la scrittura con lo spazio delle immagini. L’affondo improvviso delle note, che sono subito lì, poste a fianco, come le glosse di volumi antichi. Questo è uno di quelli, tentare di descriverlo è sciupare il tempo e l’inchiostro (o la corrente elettrica e la memoria del pc). Ma posso dirvi una cosa che non appare subito a prima vista: è un romanzo giallo. Ovvero, è anche un romanzo giallo. Se ne caverebbe un film. E i frati che s’infiltrano in città, scansando i vaderetro dei preti (insigniti dai superiori di diritto di vietare l’ingresso d’ altri religiosi fra le mura). E le Compagnie laiche che tramano contro i frati, difese dai preti. E gli otto di Balia che intervengono, e le famiglie potenti e ricche che spadroneggiano. Il giallo delle sepolture con il corridoio di fuga per i morti. E il Gran Principe Ferdinando che scambia la Compagnia della Croce per una Galleria di quadri da predare. Ma sopra tutto e lassù bene in alto, gli artisti, il misterioso Starnina, Masolino dai modi gentili, la Bottega dei Bicci (Lorenzo di Bicci, Bicci di Lorenzo, padre e figlio), lo scultore da Settignano dai capelli rossi, Bernardo Rossellino. Il Furini, ambiguo pittore secentesco in bilico fra il sacro e il profano. O il Vannini, che qui, nella cappella Scarlini, fornisce forse una delle prove più alte della sua presenza a Empoli. Prove che son finite in copertina del libro, tanto son belle.
Ma almeno lasciatemi rileggere insieme con voi l’indice del libro, che è trama di romanzo più che titolazione di capitoli.
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Sommario
L’insediamento in borgo e il convento di Santa Maria Maddalena
All’interno del Castello:
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la fondazione del convento di Santo Stefano, il contratto del 1367 e l’inizio dei lavori
Le due confraternite: la Compagnia della Croce e la Compagnia dell’Annunziata fuori e dentro le mura del Castello
Il priore Michele da Firenze
Cicli pittorici quattrocenteschi scomparsi e sopravvissuti
Nascita dei patronati
Lo sviluppo dell’insediamento conventuale
La lite conla Compagnia della Croce
Ampliamenti e modifiche durante il primo Cinquecento
l’inventario del 1508: analisi degli arredi
Alterne vicende della Compagnia della Croce
Il priore Simone Maggini.
La lite delle sepolture
Il rinnovamento controriformato: traslazione di altari e nuovi patroni
I Salvagnoli e la cappella della Natività
Gli Zeffi e la cappella della Purificazione di Maria
Il rinnovamento controriformato all’interno dell’oratorio della Croce
La Compagnia dell’Annunziata
Il priore Lorenzo Orsacchi
Prosegue la lite per le sepolture
I patronati seicenteschi
Gli Scarlini e la cappella di Santa Caterina d’Alessandria
I Borromeo e la cappella di San Carlo
Pier Verdiani e la cappella di San Nicola da Tolentino
I Neri e la cappella dell’Assunta
Il priore Francesco Franchi e la cappella della Madonna di sacrestia
Modifiche, ampliamenti e pitture scomparse
La Compagnia della Croce e la cappella di Sant’Elena
Il priore Fulgenzio Piattini e la cappella della Madonna Bruna
La cappella della Maddalena, poi di San Gaetano
Il priore Simone Verona e la cappella di Sant’Agostino
Il rifacimento del coro e altro…
Il nuovo campanile
Apice e conclusione della lite delle sepolture
Gli ultimi fuochi: i rinnovamenti settecenteschi
Il convento: ultimo atto
Il cabreo del 1791 e la disposizione degli ambienti all’ interno del complesso agostiniano
Il tempo è scaduto: la chiusura delle confraternite
Un progetto (per fortuna) mai realizzato
Soppressione
Scheda del Libro:
Santo Stefano a Empoli, la chiesa e il convento degli Agostiniani
Polistampa, 2013
Pagine: 200
Caratteristiche: ill. col., cart., 24×31
ISBN: 9788859613299
Prezzo: 32.00 €
(p. p.)
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