Fontana del Pampaloni, per il restauro il Comune partecipa a un bando della Fondazione CARISMI

EMPOLI – Il Comune di Empoli ha deciso di partecipare al bando per le erogazioni 2016 della Fondazione Cassa Risparmio di San Miniato richiedendo un cofinanziamento per il restauro della Fontana delle Naiadi del Pampaloni di Piazza Farinata degli Uberti.

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FONTANA – Sono trascorsi sedici anni dall’ultimo restauro e molti problemi conservativi dei materiali costituenti la fontana, cioè il marmo apuano e la pietra arenaria grigia, si sono manifestati nuovamente con caratteristiche analoghe rispetto al passato.

Particolarmente invasiva è la formazione di strati di calcare, sia di colore biancastro che grigio-nero per l’inclusione di depositi di microflora, inoltre, in alcune zone il calcare è coperto da strati di vegetazione (alghe, formazioni fungine, etc).
L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 99.000,00 Euro, parte dei quali dovrebbero essere coperti dal contributo dell’Ente sanminiatese (€ 28.000,00), parte dal Comune di Empoli e parte da altre forme di finanziamento pubblico e privato.

STORIA – La Fontana di Piazza Farinata degli Uberti, detta del Pampaloni, fu eretta con una duplice finalità: quella estetica, per abbellire il centro della piazza che sostituisse l’originaria colonna recante il simbolo araldico del Marzocco, abbattuto dalle truppe francesi, ma anche salutistica, per donare ai cittadini empolesi una fonte di acqua pura, visto che all’epoca, si parla del  1817 circa, i vari pozzi della zona del centro erano guasti e facilmente corruttibili.

La realizzazione della fontana venne inizialmente affidata all’ingegner Neri Zocchi di Firenze, il quale però morì nel corso dell’esecuzione dei lavori dell’acquedotto. Il progetto attuale venne quindi elaborato dall’ingegner Giuseppe Martelli di Firenze che all’epoca godeva di una certa notorietà. A lui si devono vari progetti della fontana, quello definitivo ottenne l’approvazione dello scultore Lorenzo Bartolini, al quale il Martelli stesso si era rivolto. L’esecuzione del monumento fu quindi affidata allo scultore Luigi Pampaloni, fiorentino e allievo del più famoso Lorenzo Bartolini, con cui

Martelli aveva già avuto modo di collaborare. Sono opera del Pampaloni le Naidi che sorreggono il piatto alla base dello zampillo centrale e che si distinguono per la naturalezza e la freschezza esecutiva. Più corrivi i quattro leoni accovacciati, opera di Luigi a Ottavio Giovannozzi. Sono loro però coloro ai quali è associato non solo il nome della Fontana ma anche quello della Piazza, conosciuta ai più come Piazza dei Leoni.

La fontana fu terminata nel 1828.

Fonte: comunicato stampa

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