Skip to content

La “Tagliata” di Piazza della Vittoria

Un po’ come la peperonata che si “ripropone”, l’idea di pedonalizzare Piazza della Vittoria torna a fare capolino dividendo tra favorevoli e contrari.

la nazione empoli

Vado dritto al sodo: la configurazione urbanistica di Empoli, figlia anche di precedenti (errate) scelte di pianificazione, non permette di pedonalizzarla se non pagando il prezzo di rendere ancora più disagevole il più importante asse di attraversamento nord-sud sul capoluogo empolese.

Ho letto con interesse gli spunti, le osservazioni e critiche pubblicate il 1° Maggio su La Nazione di Empoli: i vantaggi di pedonalizzare interamente Piazza della Vittoria sarebbero notevoli perché porterebbero a trasformare l’attuale piazza a “isola” circumnavigata da traffico intenso in uno spazio vivibile dagli utenti.

A proposito di utenti, c’è da interrogarsi soprattutto chi siano costoro che la vivono e la vivranno maggiormente, che si “impossesseranno” del nuovo spazio rimmutabile: al più attento lettore non sarà sfuggito che soprattutto il lato est del cosiddetto “Campaccio” sia sempre più frequentato da gente che di empolese ha ben poco.

Le posizioni opposte sono due, ovvero favorevoli e contrari a pedonalizzazione;
esiste una terza via, vediamola.

Nel trafiletto a firma di Gigi Paoli si legge un giusto appunto sulla possibile ipotesi della “tagliata“, ovvero prolungare il tratto stradale di via Tinto da Battifolle fino a via Roma per eliminare ben quattro curvette consecutive; ha fatto bene a rammentare che pochi anni fa tale ipotesi di riqualificazione fu proposta da un partito di opposizione e respinta dal Consiglio comunale.

bozzetto progettuale di restyling, by C. Pagliai

L’idea della “tagliata” la analizzai nel 2012 pubblicando un articolo sul blog www.dellastoriadempoli.it, idea che si rifaceva a quella più elaborata contenuta nel Piano di Ricostruzione adottato dal Comune di Empoli nel 1947: in essa il piano prevedeva la riduzione della piazza sul lato ovest mediante la costruzione di due edifici (di fronte al Bar Vittoria, ndr).

estratto dal Piano di Ricostruzione 1947

Piano Ricostruzione 1947

Rispetta a questa proposta che avrebbe “compresso” la Piazza, è più opportuno rispettarne la sua consolidata storia e forma;
l’idea di tagliarla produrrebbe un’isola più piccola sul lato est su cui mantenere statua e togliere la “vasca”, e soprattutto porterebbe a creare una “penisola” puramente pedonale del centro storico, aprendolo quasi come un cassetto verso la piazza.

Tra l’altro se non ricordo male anche uno degli intervistati riteneva che la Piazza debba essere considerata ormai inglobata come spazio vitale del centro storico.

Potrebbe essere anche l’occasione per riesumare una importante traccia della storia medioevale di Empoli, cioè la parte basale delle mura rinascimentali una volta esistenti assieme alla Porta Fiorentina, gemella della residuale Porta Pisana, a cui rimando visione dei resti a pagina 59 del libro “Empoli Scomparsa” riemersi nel 1999 proprio durante il rifacimento.

Occorrerebbe un vero piano generale di riqualificazione delle piazze: in effetti anche le Piazze del Popolo e Gramsci non stanno messe proprio bene.

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Torna su