Francesco Fiumalbi: i sanminiatesi e la Grande Guerra
Lo scorso sabato 19 marzo 2016 nella Sala Consiliare del Municipio di San Miniato si è tenuta l'interessante iniziativa incentrata sul periodo storico della Prima Guerra Mondiale. L'intervento è stato coordinato da Simone Giglioli, Presidente del Consiglio Comunale di San…
Claudio Biscarini: Misteri, misteri: ma quali misteri?
Spesso le cose ci sfuggono ma poi le riacchiappiamo. Mi è capitato, in una delle mie frequentissime visite alla libreria Rinascita, di acquistare un volume ormai datato 2014 di Enzo Cintelli dal titolo San Miniato settant’anni dalla Liberazione. § di…
Quando a San Miniato arrivarono i Monuments Men
San Miniato, Decapitazione del 23 Luglio 1944 – di Francesco Fiumalbi
San Miniato e la Strage: una nota da Paolo Paoletti
Stemma famiglia CORTIGIANI
[video] La strage del duomo di San Miniato, dibattito Pezzino – Lastraioli – 15 maggio 2015
Rimosse dal Municipio le lapidi sulla Strage del Duomo di San Miniato – di Francesco Fiumalbi
di Francesco Fiumalbi Per gentile concessione a pubblicare; già pubblicato su Smartarc San Miniato → Di solito su questo blog non si parla di attualità, ma di storia. Tuttavia quello che è accaduto l'8 aprile 2015 è un episodio che ha un…
Uffa, di nuovo! Che noia gli “esperti” – di Claudio Biscarini
Proprio da dellastoriadempoli, diversi mesi fa, avevamo messo l’accento sugli “esperti” di storia militare. Avevamo detto che, per esser tali, bisognava avere cognizioni di diverse cose: politica militare dei contendenti; studio della strategia e della tattica; storia delle battaglie del…
Il chiavistello del Mangiadori…
L'ultima escursione samminiatese (finita in amicizia e con salame e formaggio di pecora), ha riportato alla ribalta il famoso chiavistello, oggetto di diatribe e litigi in passato fra noi empolesi e gli amici dell'alto colle. In effetti se ne era…
Claudio Biscarini: San Miniato, 22 luglio 1944
Domenica prossima ricorderemo il 68° anniversario della strage nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio di San Miniato. Certamente, nonostante la pubblicazione di un documento che riteniamo risolutivo nel volumetto La Prova, non mancano ancora i “nostalgici” di spiegazioni diverse da quella della granata da 105 mm americana, entrata per puro caso attraverso il semirosone del braccio meridionale del transetto ed esplosa nella navata destra della chiesa. Cerchiamo, quindi, per l’ennesima volta di prevenire questi “nostalgici” e analizziamo i fatti partendo dal documento americano. Perché diciamo che è risolutivo? Due sono le cose che si leggono in quelle scarne righe che ne fanno un testo importantissimo che si accodano ad altre. Primo: il documento è coevo e non ha subito manipolazioni successive in quanto serviva solo per annotare fasi tecniche dell’impiego degli obici del 337th US Field Artillery. Per questo siamo stati in grado non solo di stabilire con assoluta esattezza l’ora dell’inizio dei due cannoneggiamenti su San Miniato, ricordati anche dai testimoni, le coordinate di tiro e il numero dei proiettili sparati. Secondo: leggendo l’annotazione del 23 luglio si può comprendere come essa sia chiara nella sua esposizione seppure sintetica. Si legge, infatti, che i partigiani samminiatesi dicono agli americani che “qualcuno, ieri, ha sparato nella zona di San Miniato e ha colpito una chiesa”. Ora, anche se non fossimo a conoscenza che a sparare furono gli obici statunitensi, salta agli occhi che, se i partigiani avessero saputo che a colpire erano stati i mortai o gli obici tedeschi, la cosa sarebbe stata riportata in maniera chiara agli americani i quali non si sarebbero certo perduta l’occasione di annotare un altro crimine tedesco nei loro documenti. L’annotazione prosegue con “ I feriti sono stati trasportati all’ospedale non ci sparate sopra”. Altra palese ammissione che gli americani furono da subito consci di aver preso la chiesa. Infatti, in questo passo è come se avessero scritto “abbiamo fatto una fesseria ieri, badiamo di non ripeterla con l’ospedale”.
Claudio Biscarini: San Miniato, la strage.
La mattina del 22 luglio 1944, il posto avanzato d'osservazione, nome in codice White, del III battaglione, 349th US Infantry Regiment, 88th US Infantry Division “Blue Devils”, aveva individuato una postazione di micidiali Machine-Gewehr 34 tedesche proprio sotto la cresta…