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S. Stefano a Casciana, chiesa non più esistente pressi Empoli Vecchio

Scheda di sintesi di Santo Stefano a Casciana[1], chiesa non più esistente.

Alcuni precedenti studi pubblicati finora [2] non hanno potuto fornire risposte esaustive su questa chiesa, e anche lo scrivente allo stato attuale non può essere più efficace, ma si propongono alcuni nuovi documenti e riflessioni sulla base di alcune antiche cartografie.
La chiesa appare citata in alcuni documenti quali bolle papali ed estimi, dai quali però non emergono dati sostanziali sufficienti per capirne in generis la sua consistenza di ruolo e di manufatto edilizio: maggiori risposte perverranno da una ricerca parallela in itinere.
Diocesi: Firenze      Piviere: S. Andrea di Empoli

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La sua collocazione nel ns ATLANTE DEL PATRIMONIO → 

La sua attuale posizione in Googlemaps:


Si passa in rassegna la prima documentazione cartografica (non geometrica), ovvero ad un’attenta disamina delle Piante dei Capitani di Parte Guelfa [3] comparandola in maniera “mentale” al quadro tavolare del Catasto leopoldino 1820.

Da questo confronto non emergono elementi sufficienti ne indiziari capaci di indicare un edificio, nucleo o qualsivoglia riconducibile a questa chiesa non più esistente.
C’è solamente un indizio meritevole di approfondimenti o comunque da tenere in debita considerazione.

Estratto dal Catasto leopoldino 1820 digitale
Estratto dal Catasto leopoldino 1820 digitale

Nella mappa[4] del Catasto leopoldino 1820, Sezione C di Avane e Riottoli, foglio n. 3, riporta due volte il toponimo “Casciana” attorno ad un edificio (particella 757) con sagoma snella, dotato forse sul lato est di una scarsellina o abside ?

catasto leopoldino Casciana

Fonte cartografica: estratto dal Catasto Generale della Toscana, Comunità di Empoli
Sezione C di Avane e Riottoli, foglio 3 di 3 – ASFi, Catasto Generale Toscano, 
Catasto Leopoldino Comunità di Empoli – tratta dal sito web del“Progetto CASTORE”
Regione Toscana e Archivi di Stato Toscani  – 
Per g.c. Info Crediti e Copyright

Lo stesso toponimo è riportato nella mappa originale ad una “via di Casciana” e un “viottolo di Casciana”; chissà se sia possibile congetturare l’identificazione dell’antica chiesa con la particella 757 ivi riportata, e deve intendersi solo una congettura.
Purtroppo lo stato dell’edificio attuale risulta ampiamente modificato fin dagli Anni Trenta, come si evince dalla visione del NCT foglio 12, in cui tra l’altro il toponimo Casciana viene riportato più ad ovest (sorvoliamo sulla geolocalizzazione dei toponimi.
Su quest’area si rimanda anche alla visione della foto aerea del 1954 →

Nell’Atlante del Patrimonio si propone una collocazione virtuale nei pressi dell’edificio rappresentato nel Catasto leopoldino, auspicando che futuri studi e accertamenti siano risolutivi.

Cronologia dei principali documenti in cui è citata:
1119: citata nell’Istrumento dell’incastellamento di Empoli
1192: citata nella Bolla papale di Celestino III a conferma di possessi e privilegi
1258: citata nella Bolla papale di Alessandro IV a conferma di possesso e privilegi
12761277: non risulta censita negli estimi delle Rationes Decimarum
1286: non risulta citata nell’elenco dei canonici che assistettero nel 03 aprile 1286 al sinodo diocesano tenutosi nella cattedrale di Firenze
1290: non risulta citata nell’elenco della Decima relativo al piviere empolese
13021303: non risulta censita negli estimi delle Rationes Decimarum
1833-1845: ricordata dal Repetti[5] nel suo celebre “Dizionario” «da lungo tempo distrutta»

Note e Riferimenti:
[1] Il toponimo “Casciana” è citato per la prima volta nella bolla papale di Alessando IV del 1258
[2] BSE n. 1  1972, Vol VI-Anno XVI, pagg. 17 e segg.
[3] ASFi, Piante dei Popoli e Strade, riferimenti:  Popoli di S. Iacopo ad Avane, di S. Cristina a Pagnana, di S. Michele a Empoli Vecchio e S. Stefano alla Bastia.
[4] ASFi, Catasto Toscano Generale, Catasto leopoldino, Comunità di Empoli, Sez. C, foglio 3.
[5] Nota aggiunta 31/03/2013: Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana Vol. II, E. Repetti, Firenze 1835, pag. 58 colonna sx.

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