Skip to content

Porta S. Andrea o di S. Brigida

Siamo nel tratto finale di Via Giuseppe del Papa nei pressi della curva con Via del(la) Noce, quella dove c’è la (Fu) Porta Pisana.

All’incirca nel luogo oggetto di inquadratura vi era una delle sei porte della penultima cerchia delle mura medioevali, ovvero la Porta di S. Andrea detta anche di S. Brigida.

Sui motivi di tali nomi, testimonianze e documenti vi garantisco che presto ci tornerò parecchio sopra…sorpresa in vista.

DSC_7927

Per ora accesso solo che il nome di Porta di S. Andrea deriva dal fatto che in facciata, questa porta “a guisa di torre”, aveva un cavedio con dentro una statua lignea di S. Andrea, e che il protostorico e canonico L. Lazzeri ci descrive praticamente del tutto degradata; questa porta veniva poi chiamata di S. Brigida in quanto nei pressi vi ebbe sede l’omonimo Spedale trasportatovi dal Borgo.  Basti dire che Porta di S. Andrea è ben rappresentata nelle mappe catastali del 1820 e demolita nei pochi successivi anni a seguire allo scopo di agevolare il crescente traffico carrareccio all’interno del castello.
Tranquilli, approfondirò i dati e i riferimenti, ma in altra sede.

In seguito, il toponimo “S. Brigida” si è pure dilatato e applicato al non lontano “torrione tondo” dell’ultima cerchia muraria, per intendersi quello che vediamo oggi nel giardino pubblico di Via delle Antiche Mura, accanto all’edificio dell’asilo Peter Pan.

Preme dire che questo angolo del Centro Storico, oppure “Fu” Centro Storico, è divenuto una sorta di “Torre di Babele”: negozi tenuti ed avviati da gestori che parlano ogni tipo di lingue, assai incomprensibili, si sono diffusi in questa parte di strada.
Torniamo alla foto: in fondo noterete anche quel portone con le mostrine in pietra serena, e lì fino al 1992 o poco del 1993 vi era sede della Libreria Rinascita prima che si trasferisse nell’attuale sede di Via Ridolfi, e nemmeno a farlo apposta, hanno aperto sede nelle immediate vicinanze di un’altra porta ovvero quella d’Arno.


Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Torna su