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La Guida digitale del Museo della Collegiata di Sant’Andrea ad Empoli

Si presenta la Guida digitale del Museo della Collegiata di Sant’Andrea, situata nel centro della città Toscana di Empoli prossima a Firenze, in Piazza della Propositura 3 (consulta la mappa) nei locali contigui alla Collegiata e Propositura di Sant’Andrea.
(Articolo in aggiornamento)

                    ↖ Catalogo di EMPOLI ARTISTICA ]

Empoli - Piazzetta della Propositura
Empoli – Piazzetta della Propositura – 

Il museo è parte integrante della stessa Collegiata e conserva una eccezionale collezione di opere d’arte di massimo rilievo per il territorio empolese – valdelsa, Eugene Müntz nel 1897 la definì <<una vera galleria di primitivi che può far invidia a più di una grande città>>; ad oggi annovera molte opere prodotte da artisti quali Masolino da Panicale, Filippo Lippi, Lorenzo Monaco, Antonio Rossellino, Lorenzo di Bicci, Andrea della Robbia, Giovanni Pisano, Francesco Botticini, e molti altri.


INDICE    

STORIA E ORIGINI

DESCRIZIONE GENERALE

ALLESTIMENTO MUSEOGRAFICO 
Piano terra
1    il Battistero
2    la Sala delle sculture
3    il Passetto
4    il vecchio ingresso
Primo piano
5    Sala dei dipinti dei secoli XIV e XV

6    Sala dei dipinti dei secoli XV
7    Sala dei Botticini
8    il Salone
9    la loggia

NOTE E RIFERIMENTI

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Principali abbreviazioni e terminologia:
inv. = inventario     Collegiata = Collegiata di S. Andrea ad Empoli

Immagini
Scattate e pubblicate nel rispetto del Decreto Legge “Franceschini” 31 maggio 2014 Art. 12 comma 3:
“Sono libere, al fine dell’esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:
1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi;
2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall’utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale”.


STORIA E ORIGINI   

Del 1842 fu redatto dall’ecclesiastico Carlo Pierotti l’inventario degli oggetti d’arredo del complesso della Collegiata, da annoverarsi come catalogo delle opere più metodico tra quelli pervenuti e redatti anteriormente all’istituzione del Museo.

Il Museo della Collegiata ebbe inizio in pieno periodo risorgimentale grazie al patriota e avvocato empolese Vincenzo Salvagnoli, allora Ministro degli Affari esteri del Governo Provvisorio; esso con proprio atto del 29 giugno 1859 concesse all’Opera di Sant’Andrea l’elargizione di £ 5.040 (cinquemilaquaranta) a titolo di sussidio di restauro della chiesa, da destinarsi in particolare al restauro delle opere conservate nella chiesa.
Fu stilata una “perizia ufficiale” da Carlo Pini il 5 dicembre 1859, finalizzata alla stima degli interventi di restauro citati e indicati dall’atto del precedente giugno 1859.

In data 13 febbraio 1860 fu prontamente comunicato al suddetto Ministero che la costituenda Pinacoteca sarebbe stata collocata nella Compagnia di San Lorenzo, da cui prese il nome iniziale di Galleria di San Lorenzo.
In data 20 agosto 1860 fu compilato l’inventario di oggetti d’arte dall’Ispettore Compartimentale Ferdinando Rondoni.
In questo documento è riportato l’elenco delle opere della Collegiata anteriore all’inizio dei restauri, e il trasferimento di buona parte delle opere nella Compagnia di S. Lorenzo. Effettuando un confronto tra questo inventario e quello redatto dal Pini nel 1863, diviene possibile comparare gli spostamenti delle opere e sulle operazioni di allestimento museale effettuate in quel triennio.

Nel 1863 furono inventariati dal regio ispettore Carlo Pini le 54 opere, in buona parte provenienti dalla Collegiata (come i dossali del Botticini), ma anche da altri enti come il Monastero “vecchio” delle Benedettine allora in via di trasferimento, da enti vari (come il trittico di Lorenzo Monaco dall’ex chiesa di San Donnino) e da donazioni di privati cittadini (la Maestà di Filippo Lippi, donata da Carlo Romagnoli) come i Del Vivo, i Cannoni, e Bogani.

Successivamente nel 1883 la Galleria di San Lorenzo si trasformò in Museo e fu acquistato altro spazio adiacente a nord della Compagnia di S. Lorenzo, il tutto per collocarvi altre opere e per renderlo accessibile al pubblico; tale innovazione ebbe luogo sotto l’iniziativa di Vincenzo Lami, pittore purista e allievo di Giuseppe Bezzuoli.
Questa nuovo ampliamento rese necessario una ricollocazione e un nuovo inventario delle opere, accresciute da 54 a 69 anche grazie al conferimento delle ceramiche robbiane provenienti da Santa Maria a Ripa e il Codici Miniati. L’inventario fu stilato dall’ispettore della Soprintendenza Guido Carocci, che produsse specifica schedature delle opere d’arte, promuovendo i necessari interventi di restauro e disponendone l’allestimento, avvenuto tra il 1894 e 1899, in base ai canoni e principi vigenti; la disposizione dei dipinti avvenne per criterio cronologico, fu realizzata una speciale sezione per le sculture e terrecotte, mentre i suddetti codici miniati furono collocati in una vetrina dedicata.

In seguito furono conferite altre opere al Museo, tali da rendere necessario un ulteriore ampliamento dei locali come nella compagine odierna, autonoma ma adiacente alla Collegiata e Propositura.
Fu cosi che nella metà degli anni Trenta fu affidato il progetto all’Architetto Piero Sampaolesi, col quale proponeva la realizzazione di due grandi sale per collocarvi le maggiori opere scultoree e di pittura, e il restauro del chiostro della propositura per allocarvi le ceramiche robbiane.
Il progetto dovette interrompersi a causa della Seconda Guerra Mondiale: il 24 luglio 1944 l’esplosione delle mine tedesche fece crollare il campanile, che collassò addosso al corpo centrale della Collegiata e in parte sui locali del Museo, distruggendone alcune opere.

Nel 1950 Ugo Procacci fece attuare l’utilizzo del Battistero e la sagrestia della chiesa, oltre ai quattro vani al piano primo.
Nel 1956 il Museo fu riaperto dopo una lunga fase di ricostruzione e restauri, secondo i nuovi progetti del Soprintendente in carica Guido Morozzi e l’allestimento di Umberto Baldini; questi disposero l’ingresso dal cortile della Collegiata e articolandolo in sei stanze su due livelli, oltre alla loggia cingente il chiostro della Propositura.

Sempre in questo periodo avvenne l’ultimo notevole incremento di opere d’arte: ad esempio vi confluirono i Santi Giovanni Evangelista e Michele del Pontormo, l’Annunciazione di Bernardo Rossellino e il San Nicola da Tolentino di Bicci di Lorenzo; ciò avvenne sia per motivi di sicurezza (la vicina chiesa di S. Stefano degli Agostiniani era ancora in restauro per i danni bellici) ma anche in ossequio al criterio di musealizzazione dell’epoca che riteneva il museo un luogo privilegiato per l’esposizione e conservazioni dei capolavori artistici.

L’allestimento rimase vigente al 1990 fino a quando non furono effettuati alcune ristrutturazioni finalizzate a migliorare gli ambienti sotto diversi aspetti: in primis fu ottimizzata la climatizzazione eliminando il deleterio “effetto serra” causato dagli ex lucernari sulla copertura; fu eliminata l’umidità di risalita nei locali al piano terra mediante rifacimento del solaio di calpestio con gattaiolato e previa ricanalizzazione delle fognature; vi furono anche effettuati  intervento di riqualificazione e e adeguamento degli impianti esistenti.
Nel 1990 l’allestimento fu progettato da Caterina Proto Pisani, configurazione praticamente ancora vigente.

L’attuale allestimento ha inteso rispettare il nucleo storico delle opere museali facendo riportare alcune opere nelle originarie sedi in ossequio al criterio di congruenza della contestualizzazione storico-estetica; ciò avvenne per i Santi del Pontormo nella chiesa a Pontorme, l’Annunciazione di Bernardo Rossellino e il San Nicola da Tolentino di Bicci di Lorenzo entrambi nella chiesa di Santo Stefano degli agostiniani.
Il Museo della Collegiata di Sant’Andrea fu riaperto


DESCRIZIONE   

L’edificio in cui è collocato si sviluppa su due piani fuori terra, con accesso dall’androne della suddetta Propositura; esso confina al piano terra con la Piazzetta della Propositura, la Corsia di San Giovanni, la Collegiata e il chiostro della Propositura, lo stesso dicasi al piano primo.

Al piano terra il Museo si articola come segue:
1    il Battistero
2    la Sala delle sculture
3    il Passetto
4    il vecchio ingresso

Il vecchio ingresso è direttamente comunicante col vano scala conducente al livello superiore.

Il piano primo si articola come segue:
5    Sala dei dipinti dei secoli XIV e XV
6    Sala dei dipinti dei secoli XV
7    Salone dei Botticini
8    il Salone
9    la loggia


ALLESTIMENTO MUSEOGRAFICO   

PIANO TERRA    
L’intero spazio museale del piano terra assume una conformazione longilinea in senso nord-sud, e confina nel suo complesso a nord col corpo di fabbrica del campanile, a ovest con la Galleria di San Giovanni, a sud col portico d’ingresso alla Propositura, a est col chiostro della Propositura.
La pavimentazione è in cotto, ben levigato a piombo; le pareti sono rifinite con intonaci civili e verniciati di colore bianco ad eccezione di una muratura a faccia vista in ciottolami e pietre, sprovviste di battiscopa. Le stanze risultano rivestite da un cartongesso verniciato di colore bianco.

BATTISTERO DI SAN GIOVANNI   
Si tratta dell’aula unica costituente il Battistero di San Giovanni, trasformato nel 1464 da chiesa di San Giovanni Evangelista in battistero. L’ambiente è situato al centro del percorso museale del piano terra, confinante a nord con la Sala delle sculture, da cui è separata da un divisorio in pietra e ciottolami e accessibile tramite un’apertura situata in essa, e a sud confina con piccolo disimpegno di passaggio verso l’attuale ingresso/biglietteria, denominato “Il Passetto”;

Al centro della sala:
1   Bernardo Rossellino (Settignano 1409 – Firenze 1464)
Fonte battesimale
datato 1447 – marmo;  cm h 118 x 95 (diam. vaso) e cm 140 (diam. pedana)
provenienza: Battistero di San Giovanni presso Collegiata di S. Andrea
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

bernardo rossellino fonte battesimale (2)

Alle pareti vi sono appesi alcuni affreschi staccati provenienti da altre sedi.
(da nord, in senso antiorario)

Parete nord:

2   Masolino da Panicale (Panicale 1383 ? – 1440 ca)
Cristo in pietà
1424 ca. – affresco staccato; cm 280 x 118
provenienza: Chiesa di S. Giovanni Evan. oggi Battistero.
(inv. Baldini 95)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

Masolino da Panicale - Cristo in pietà, 1424 ca.
Masolino da Panicale – Cristo in pietà –

Parete sud:

3   Scuola fiorentina
Due teste angeliche
fine XIV sec. – affreschi staccati; cm 26 x 26 e cm 38 x 27
provenienza: Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani.
(inv. Baldini 96-97)

4   Scuola fiorentina
Madonna del latte
inizi XIV sec. – affresco staccato; cm 100 x 75
provenienza: ex Monastero delle Benedettine di Empoli.
(inv. Baldini 86)

5   Artigianato toscano
Panca dipinta
XVIII sec. – legno; cm 122 x117
provenienza: chiesa di S. Pietro a Riottoli di Empoli.
(inv. Baldini 75)

6   Scuola fiorentina
Due santi martiri
 XIV sec. – affresco staccato; cm 122 x 117
provenienza: Collegiata S. Andrea di Empoli
(inv. Baldini 86)

Parete est, ai lati di un oculo finestrato:

7   Gherardo di Jacopo detto Lo Starnina (notizie 1387-1413)
(a sinistra) San Giovanni Battista, San Pietro ed altro santo non individuabile, XIV sec;
(al centro) Sant’Andrea ed altro santo non individuabile, XIV sec;
(a destra) sinopia del precedente;
affreschi staccati; cm 146 x 45 (S. Giovanni), cm 121 x 45
provenienza: Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani, Cappella della Purificazione;
(inv. Baldini 98-99)

8   Fra Paolino da Pistoia (Pistoia 1488 – 1547)
Madonna col Bambino
 1530 ca. – affresco staccato; cm 106 x 57
provenienza: casa Santini
(inv. Baldini 86)

LA SALA DELLE SCULTURE  
Vi si accede da una porta comunicante col Battistero. Vi sono raccolte sculture realizzate in un arco temporale dal tardo Duecento al Settecento, in buona parte provenienti dalla Collegiata e da altre chiese empolesi.

(Al centro della stanza)

9   Battista di Donato Benti (notizie 1536 – 1557)
Acquasantiera, 1557 circa – marmo;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 51)

(Da sinistra verso destra, in senso orario)

10   Manifattura toscana
Pila di acquasantiera, 1492 – 1502 – marmo;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

11   Scuola fiorentina
Due profeti, prima metà XVII sec. – terracotta;
provenienza: Battistero San Giovanni
(inv. Baldini 101-102)

12   Bottega di Benedetto Buglioni
Madonna in trono tra i santi Anselmo, Domenico, Francesco, Maria Maddalena, primo decennio del secolo XVI – terracotta
provenienza: Chiesa di Santa Maria a Ripa
(inv. Carocci 60)

13   Giovanni Pisano (Pisa 1248 ca – Siena 1319 ca)
Madonna col Bambino o Tondo di Giovanni Pisano, 1280 circa – marmo;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, sagrestia
(inv. Carocci 49)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

Tondo di Giovanni Pisano
Tondo di Giovanni Pisano

14   Manifattura fiorentina
Madonna col Bambino, prima metà del XV secolo – stucco;
provenienza: Chiesa di Santa Maria a Ripa
(inv. Carocci 56 bis)

15   Artigianato toscano
Mobile di sagrestia, inizi del XVII secolo – legno;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, sagrestia

16   Scuola tedesca (appoggiato sul mobile in una teca)
Crocifisso, secondo quarto del XVII secolo – avorio;
provenienza: donazione eredi di Guido e Filiberto Massetani
(inv. Carocci 56 bis)

17   Mino da Fiesole (Fiesole 1429 – 1484)
Madonna col Bambino, 1470 ca – marmo;
provenienza: controfacciata di Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 50)

18   Manifattura inglese
Leggio, 1520 – ottone;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 50)

19   Romualdo di Candeli (1460/61 –  … )
Maddalena, 1455 – legno intagliato e dipinto;
provenienza: chiesa di Santa Croce a Vinci
(inv. Baldini 99)

20   Manifattura fiorentina
Madonna col Bambino e angeli, seconda metà del XV secolo – stucco;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 85)

21   Giovanni Bandini (Firenze 1540 ca – 1599 )
Profilo di Santa, 1580 circa – marmo;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 52)

22   Giuseppe Cantini da Bibbiena detto il Cuoco (attivo a metà XVIII secolo )
San Rocco, 1757 – marmo;
provenienza: Oratorio di San Rocco
(inv. Carocci 52)

IL PASSETTO   
Si tratta di un locale di passo interposto tra Battistero e il vecchio ingresso; in esso vi sono due nicchie frontistanti; in esse vi sono alloggiate esemplari facenti parte di un unica opera

23   Maestro Felice Fiorentino
Angeli reggi candelabro, 1623 – legno intagliato e dorato;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 76-77)

IL VECCHIO INGRESSO  
Consiste in un piccolo locale ad uso biglietteria e ingresso, facente tale funzione anche in precedenza. Esso comunica direttamente con la rampa di scala che conduce al piano primo.

24   Artigianato toscano
Stemma dell’Opera di Sant’Andrea, prima metà XV secolo – pietra serena;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 73)

25   Artigianato toscano
Stemma del Comune di Empoli, prima metà XV secolo – pietra serena;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 74)

26   Artigianato toscano
Memoria sepolcrale, datata 1267 – marmo bianco;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

Salendo sulla rampa di scala sulle pareti sono presenti le seguenti opere:

27   Giuseppe del Moro
Disegno per la decorazione pittorica del soffitto della Collegiata di Sant’Andrea, 1763 ca;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

28   Artigianato toscano
Stemma famiglia Ricci, XV secolo – pietra serena;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

29   Artigianato toscano
Stemma, XV secolo – pietra serena;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

30   Artigianato toscano
Stemma famiglia Ricci, XV secolo – pietra serena;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

31   Vincenzo Lami
Santa Filomena, 1835 – tela;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea


PIANO PRIMO
Nel complesso il percorso museale posto al piano primo, eccettuando il loggiato, ha una conformazione quadrilatera e si articola in quattro distinti locali comunicanti tra loro. A nord confina su due tratti con i corpi della Collegiata di Sant’Andrea e suo campanile, a ovest in parte sulla piazzetta della Propositura e in parte su edificio aderente, a sud in parte su piazzetta della Propositura e in parte col palazzo della Propositura, ad est col chiostro della Propositura.
La pavimentazione è di scaglie di marmo lisciato con fughe in malta di tonalità chiara; le pareti sono rifinite con intonaci civili e verniciati di colore bianco, dotate di battiscopa ligneo color chiaro al contatto con la pavimentazione. Le stanze risultano rivestite da un cartongesso verniciato di colore bianco, eccettuando i pannelli luminosi situati in alto emittenti luce ambientale tipo fredda.

SALA DEI DIPINTI DEI SECOLI XIV E XV   
Giunti al piano primo tramite la rampa di scale, si accede nella prima delle quattro sale (situata a sud-est nel piano) ove sono esposte le pitture del XIV e XV secolo, in buona parte polittici e tavole staccate per cause diverse come danneggiamenti o adeguamenti effettuati nelle cappelle di originaria collocazione. E’ posizionata sul lato sud-est del piano primo.

32   Anonimo pistoiese (Maestro del 1336?)
Madonna col Bambino tra i santi Francesco, Giovanni Battista, Andrea e Antonio abate, 1320 – 1330 circa – polittico;
nelle cuspidi vi sono da sinistra verso destra: Mosè, David, Salomone e Geremia;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 9)

Tavola dell'Anonimo Pistoiese del Trecento conservata nel Museo della Collegiata:

33   Niccolò di Pietro Gerini (… – Firenze, 1415)
Madonna col Bambino tra i santi Antonio abate, Giovanni Evangelista, Gregorio Magno e Leonardo, 1385 circa – tavola;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 14)

34   Niccolò di Pietro Gerini (… – Firenze, 1415) e Lorenzo di Niccolò di Martino (Firenze, 1373 circa – 1412 circa)
Santi Ludovico e Orsola con san Girolamo; Santi Marta e Stefano con san Zanobi; 1401 circa – polittico;
nella predella: l’Ultima cena; Cattura di Cristo; Deposizione;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 13 e 4)

35   Lorenzo di Bicci (Firenze, 1350 circa – 1427)
Crocifissione; 1399 – tavola;
provenienza: Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani
(inv. Carocci 6)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

Lorenzo di Bicci, Crocifissione
Lorenzo di Bicci, Crocifissione

36   Lorenzo di Bicci (Firenze, 1350 circa – 1427)
San Tommaso riceve la cintola dalla Vergine assunta; 1395 – 1400 – polittico;
provenienza: Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani
(inv. Carocci 8)

37   Pittore fiorentino
Miracolo del Crocifisso, inizi XV secolo – tavola;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 11)

38   Ambrogio di Baldese (Firenze, 1352 – Firenze, 30 ottobre 1429)
Madonna del latte, 1380 – 1385 – tavola;
provenienza: ex Monastero delle Benedettine di Empoli
(inv. Carocci 5)

39  Agnolo Gaddi (1350 circa – 15 ottobre 1396)
Madonna col Bambino tra i santi Antonio abate, Caterina, Girolamo e Giovanni Battista, 1390 circa – trittico;
nelle cuspidi laterali: a sinistra l’angelo annunciante, a destra la Vergine annunciata;
provenienza: chiesa di San Mamante in Empoli Vecchio
(inv. Carocci 19)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

Agnolo Gaddi trittico con madonna con bambino
Agnolo Gaddi trittico con madonna con bambino – 

40   Cenni di Francesco (Firenze, notizie 1369 – 1415 circa)
Santa Caterina d’Alessandria, santa Lucia ed altra santa; Sant’Onofrio, sant’Antonio e san Martino di Tours, 1370 – 1375 – polittico;
provenienza: collezione Raimondo Cannoni
(inv. Carocci 15)

41   Pittore fiorentino
Crocifissione, seconda metà del XIV secolo – tavola;
provenienza: collezione Carlo Romagnoli
(inv. Carocci 2)

42   Mariotto di Nardo di Cione (1394 – 1424)
Madonna e San Giovanni Evangelista ai piedi della croce, 1393 – tavola;
provenienza: chiesa di Santa Cristina a Pagnana
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA  →

Madonna col Bambino 1393 Mariotto di Nardo di Cione.
Madonna col Bambino, Mariotto di Nardo di Cione – 

43   Pittore fiorentino
Madonna e San Giovanni Evangelista ai piedi della croce, inizi del XV secolo – tavola;
provenienza: Oratorio di Sant’Antonio Abate
(inv. Baldini 81)

SALA DEI DIPINTI DEL SECOLO XV    
La sala è ubicata a nord-est rispetto all’intero piano museale, ed è direttamente comunicante con la precedente sala, il loggiato sul chiostro della Propositura e col Salone. Vi sono esposti alcuni principali capolavori del museo, in primis due trittici di Lorenzo Monaco, la Maestà di Filippo Lippi, ecc. Di recente in questa sala vi è stata collocata, spostandola dalla sottostante Sala delle Scultura, la statua lignea policroma del San Lorenzo del Valdambrino, per la quale un recente studio ha scoperto la sua errata precedente titolazione a Santo Stefano.

44   Francesco di Valdambrino Domenico (1363 – Siena, 1435)
San Lorenzo, 1409 ca – statua lignea policroma intagliata;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, cappella di San Leonardo.
(inv. Baldini 89)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

La statua lignea del Valdambrino
La statua lignea del Valdambrino

45   Bicci di Lorenzo (Firenze, 1373 – 1452)
Madonna in trono col Bambino e donatore; i santi Giovanni Evangelista e Leonardo, 1423 – tavola;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, cappella di San Leonardo.
(inv. Carocci 18)

46   Maestro di Borgo alla Collina (notizie prima metà XV secolo)
Santi Ivo e Lazzaro, Giovanni Battista e Antonio abate, 1420 circa – polittico;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, cappella di Sant’Ivo.
(inv. Carocci 16)

47   Lorenzo Monaco (Siena, 1370 circa – Firenze, maggio 1425 circa)
Madonna dell’Umiltà tra i santi Donnino e Giovanni Battista, Pietro e Antonio abate, 1404 – trittico;
nelle cuspidi laterali: a sinistra l’angelo annunciante, a destra la Vergine annunciata;
provenienza: ex chiesa di San Donnino.
(inv. Carocci 20)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

Lorenzo Monaco - 1404 - Trittico con Madonna con bambino tra i santi Donnino, Giovanni battista, Pietro e Antonio Abate
Lorenzo Monaco – 1404 – Trittico con Madonna con bambino tra i santi – 

48   Filippo Lippi (Firenze, 1406 circa – Spoleto, 9 ottobre 1469)
Madonna in trono tra angeli e i santi Michele, Bartolomeo e Alberto, 1430 circa – tavola;
provenienza: collezione Carlo Romagnoli
(inv. Carocci 24)

Filippo Lippi, Madonna in trono –

49   Lorenzo Monaco (Siena, 1370 circa – Firenze, maggio 1425 circa) e Paolo Schiavo (Firenze 1397 – Pisa 1478)
Madonna in trono tra i santi Giovanni Evangelista e Caterina, Giovanni Battista e Agostino, 1420 circa – polittico;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 21 le tavole lateriali, Inv. Baldini 72 la centrale)

Lorenzo Monaco, trittico Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Evangelista e Caterina, Giovanni Battista e Agostino

50   Maestro di Signa (notizie nel XV secolo)
I santi Ansano e Apollonia; l’Arcangelo Raffaele, prima metà del XV secolo – tavola;
provenienza: chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani
(inv. Baldini 82)

51   Maestro di Signa (notizie nel XV secolo)
Madonna col Bambino tra i due angeli, prima metà del XV secolo – tavola;
provenienza: ex Monastero delle Benedettine di Empoli
(inv. Carocci 7)

52   Bottega di Rossello di Jacopo Franchi (notizie nel XV secolo)
Madonna dell’Umiltà, 1430 circa – tavola;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 94)

53   Maestro di Signa (notizie nel XV secolo)
I santi Lorenzo e Donnino, Pietro e Paolo, prima metà del XV secolo – tavola;
provenienza: ex Chiesa di San Donnino
(inv. Carocci 23)

54   Rossello di Jacopo Franchi (Firenze, 1377 – 1456)
I santi Lorenzo e Donnino, Pietro e Paolo, 1420-1430 ca – trittico;
provenienza: pieve di San Giovanni Battista a Monterappoli
(inv. Carocci 17)

SALA DEI BOTTICINI   
La sala è ubicata sul lato sud-ovest del piano primo, ed è così denominata per la prevalente presenza di opere a loro attribuite e qui esposte.
L’opera protagonista la sala è il Tabernacolo di San Sebastiano.

Ad iniziare dalla parete sud e poi in senso orario

55   Antonio Rossellino (Settignano, 1427 – Firenze, 1479) e Francesco Botticini (Firenze, 1446 – 1497)
Tabernacolo di San Sebastiano, 1476 ca – tabernacolo dossale ligneo dorato, con tavole e statua marmorea;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, cappella di Santa Maria degli Angeli.
(inv. Carocci 17)

san sebastiano botticini
Il San Sebastiano del Botticini e Rossellino –

56   Francesco Botticini (attribuzione), (Firenze, 1446 – 1497)
Angeli musicanti, 1480 circa – tavola;
provenienza: collezione Carlo Romagnoli
(inv. Carocci 34)

57   Francesco Botticini (Firenze, 1446 – 1497)
Annunciazione, 1480 circa – tavola;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 25)

Francesco Botticini -Annunciazione
Francesco Botticini – Annunciazione – 

58   Raffaello Botticini (Firenze, notizie 1474 – 1520)
San Girolamo; San Sebastiano, 1500 circa – due tavole;
provenienza: Compagnia di Sant’Andrea, in Collegiata.
(inv. Carocci 31)

59   Raffaello Botticini (attribuzione), (Firenze, notizie 1474 – 1520)
San Giovanni Battista; Sant’Andrea, 1506 circa – due tavole;
provenienza: Collegiata di Sant’Andre
(inv. Carocci 37)

60   Pittore fiorentino
San Nicola di Bari venerato da una monaca, inizi del XVI secolo – tavola;
provenienza: ex Monastero delle Benedettine di Empoli
(inv. Baldini 88)

61   Manifattura cretese-veneziana
Madonna col Bambino, secolo XVI – tavola;
provenienza: collezione Gozzini
(inv. Carocci 1)

62   Pittore toscano
Veronica, inizi del XVI secolo – tavola;
provenienza: collezione Del Vivo
(inv. Carocci 35)

63   Raffaello Botticini (Firenze, notizie 1474 – 1520)
Cristo e la Samaritana al pozzo, Cacciata dei mercanti dal tempio, Ingresso di Cristo in Gerusalemme, primo decennio del XVI secolo – tavola;
provenienza: Compagnia di Sant’Andrea presso Collegiata
(inv. Carocci 35)

64   Francesco Botticini (attribuzione), (Firenze, 1446 – 1497)
Crocifisso adorato da monaci, 1490 circa – tavola;
provenienza: Compagnia di Sant’Andrea presso Collegiata
(inv. Carocci 34)

65   Pittore fiorentino (Firenze, 1446 – 1497)
La Compagnia del Crocifisso in adorazione della croce, inizi del XVI secolo – tavola;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 90)

IL SALONE    
In questa sala vi è collocato il tabernacolo o dossale del Sacramento, imponente opera d’arte del Museo; nella stessa vi è una raccolta di tavole del XVI e XVII secolo.

Ad iniziare dalla parete nord e poi in senso antiorario

66   Francesco Botticini (Firenze, 1446 – 1497) e Raffaello Botticini (Firenze, notizie 1474 – 1520)
Tabernacolo del Sacramento, 1484 – 1491 – tabernacolo dossale ligneo dorato, con tavole ;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea

Tabernacolo del Sacramento del Botticini
Tabernacolo del Sacramento del Botticini –

66   Jacopo di Arcangelo detto Jacopo del Sellaio (Firenze, 1446 – 1497)
Adorazione del Bambino con San Giovannino, 1470 circa – tavola;
provenienza: Collezione Cannoni
(inv. Carocci 29)

67   Jacopo di Arcangelo detto Jacopo del Sellaio (Firenze, 1446 – 1497) e bottega
Madonna col Bambino tra i santi Nicola e Pietro martire, 1490 circa – tavola;
provenienza: Collezione Cannoni
(inv. Carocci 33)

68   Giovanni Antonio Sogliani (attribuzione), (Firenze, 1492 – 1544)
San Biagio in trono, 1530 circa – tavola con cornice dorata ;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 39)

69   Pier Francesco Fiorentino (Firenze, notizie dal 1474 – 1497)
San Biagio in trono, 1530 circa – tavola con cornice dorata ;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, cappella di San Guglielmo
(inv. Carocci 22)

70   Pier Francesco Fiorentino (Firenze, notizie dal 1474 – 1497)
San Biagio in trono, 1474 circa – tavola con cornice dorata ;
provenienza: Collegiata di Sant’Andrea, cappella di San Guglielmo
(inv. Carocci 22)

71   suor Plautilla Nelli (attribuzione), (Firenze 1523 – 1588)
Sposalizio mistico di santa Caterina, 1550 circa – tavola;
provenienza: collezione Bogani
(inv. Carocci 40)

72  Cosimo Rosselli (attribuzione), (Firenze 1523 – 1588)
Adorazione del Bambino con san Giuseppe e san Giovannino
1500 circa – tavola 75 x 49 cm;
provenienza: collezione Antonio Mari
(inv. Carocci 32)

73  Pier Francesco Fiorentino (Firenze, notizie dal 1474 – 1497)
Madonna col Bambino
1490 circa – tavola 71 x 43 cm;
provenienza:  collezione Niccolò Bogani
(inv. Carocci 30)

74  Pittore toscano
Storie della Vergine e di Cristo
secolo XVII ?  – tela 77 x 107 cm;
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Baldini 83)

75  Giovan Battista Volponi detto Lo Scalabrino (Pistoia 1489 – 1561)
Vergine in Gloria tra i santi Stefano, un donatore, Maddalena, Onofrio, Barbara
1530 circa – tavola 200 x 172 cm;
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 38)

76  Pittore toscano
Vergine assunta
1600 circa – tela 215 x 135 cm;
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 45)

77  Jacopo Chimenti detto l’Empoli (Firenze 1551 – 1640)
Incredulità di san Tommaso
1602 – tavola 186 x 136 cm;
provenienza:  Oratorio di San Tommaso
(inv. Carocci 41)

LA LOGGIA   
Infine il percorso museale si conclude presso la loggia tergale, a cui vi si accede da una porta della Sala dipinti del XIV secolo e prospiciente il lato est e nord del chiostro della Propositura. Si sottolinea che sulle restanti pareti del chiostro della Propositura vi sono moltissimi altri stemmi documentati in apposito articolo.
Sulle pareti vi sono apposte alcuni stemmi e alcune terrecotte invetriate robbiane e similari.

Empoli - Chiostro della Propositura 29-04-2014 (4)
Chiostro della Propositura 29-04-2014

posto l’osservatore al centro del loggiato del chiostro nel tratto ovest, si guardi da sinistra verso destra (da sud, ovest e infine nord).

78  Bottega di Benedetto Buglioni (Firenze 1459 – 1521)
Madonna col Bambino, san Giovannino e sue angeli
1500 – 1505 circa – terracotta circolare invetriata policroma; diam. 110 cm;
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 55)

Benedetto Buglioni Madonna col Bambino san Giovannino e sue angeli
Benedetto Buglioni Madonna col Bambino san Giovannino e sue angeli – 

79    Stemma dell’Opera di Sant’Andrea, n° 1
prima metà XVII secolo
Elemento scolpito in pietra serena; h cm 40
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea

Stemma Opera S. Andrea – 

80   Stemma degli Adimari
Descrizione araldica: Troncato, d’oro nel 1° e d’azzurro nel 2°;
Terracotta invetriata.
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

Stemma Adimari presso Propositura
Stemma Adimari presso Propositura – 

81   Bottega robbiana
San Rocco
1500 circa – terracotta circolare invetriata policroma; diam. 117 cm;
provenienza:  chiesa di Santa Maria a Fibbiana

82   Stemma dell’Opera di Sant’Andrea, n° 2
prima metà XVII secolo
Elemento scolpito in pietra serena; h cm 50
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea

Stemma Opera S. Andrea – 

83  Andrea Della Robbia (Firenze, 1435 – Firenze, 1525)
Eterno Padre benedicente in gloria d’angeli
1480 circa – terracotta invetriata policroma; diam. 140 cm;
provenienza:  Collegiata di Sant’Andrea
(inv. Carocci 54)

Eterno Padre benedicente in gloria d'angeli - Andrea della Robbia
Eterno Padre benedicente in gloria d’angeli – Andrea della Robbia – 

posto l’osservatore al centro del loggiato del chiostro nel tratto nord, si guardi da sinistra verso destra (da ovest, nord e infine est).

84  Bottega di Andrea Della Robbia (Firenze, 1435 – Firenze, 1525)
Cornice
1500 circa – terracotta invetriata policroma; cm 208 x 132;
provenienza:  Chiesa di Santa Maria a Ripa
(inv. Carocci 56)

cornice - bottega Della Robbia
cornice – bottega Della Robbia – 

85  Bottega di Benedetto Buglioni (Firenze 1459 – 1521)
Immacolata concezione in gloria d’angeli tra i santi Anselmo e Ambrogio
nella predella: S. Girolamo, San Francesco, Cristo in pietà, Sant’Antonio da Padova, S. Giuliano;
1480 – 1485 – terracotta invetriata policroma; cm 215 x 200;
provenienza:  Chiesa di Santa Maria a Ripa
(inv. Carocci 58)

Benedetto Buglioni Immacolata concezione in gloria d'angeli
Benedetto Buglioni Immacolata concezione in gloria d’angeli 

86  Andrea Della Robbia (Firenze, 1435 – Firenze, 1525)
Madonna col Bambino detta anche Madonna degli Ebrei
1518 – terracotta invetriata policroma; cm 240 x 125;
provenienza:  Facciata Palazzo Pretorio
(inv. Carocci 53)
APPROFONDIMENTO SULL’OPERA →

La Madonna degli Ebrei
La Madonna degli Ebrei – 

87  Bottega di Benedetto Buglioni (Firenze 1459 – 1521)
Sant’Anselmo in trono tra i santi Lorenzo e Giuliano, Rosa da Viterbo e Chiara
1480 – 1485 – terracotta invetriata policroma; cm 215 x 200;
provenienza:  Chiesa di Santa Maria a Ripa
(inv. Carocci 57)

Benedetto Buglioni -Sant'Anselmo in trono tra i santi
Benedetto Buglioni -Sant’Anselmo in trono tra i santi –

NOTE E RIFERIMENTI:   


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE    
Empoli. Itinerari del Museo, della Collegiata e della Chiesa di Santo Stefano, R. C. Proto Pisani, collana “Biblioteca de Lo Studiolo”, Calenzano (Fi), Becocci/Scala, 2005;
Museo della Collegiata di Sant’Andrea a Empoli, R. C. Proto Pisani, collana “Piccoli Grandi Musei”, Firenze, Edizioni Polistampa, 2006;
Empoli, il Valdarno inferiore e la Valdelsa fiorentina, R. C. Proto Pisani, collana “I Luoghi della Fede”, Milano, Mondadori, 1999;
Empoli. I luoghi e tesori della storia, A. Naldi, P. Pianigiani, L. Terreni, Editori dell’Acero, Empoli 2012;
La Collegiata di Sant’Andrea a Empoli, la cultura romanica, la facciata, il restauro – Galletti, Moretti, Naldi, Edizioni dell’Erba, Fucecchio, 1991;
Chiese, cappelle, e oratori del territorio empolese, W.Siemoni, Editori dell’Acero, S. Croce sull’Arno, 1997;
Il museo della Collegiata di Sant’Andrea in Empoli, A. Paolucci, Firenze 1985
Empoli, una città e il suo territorio, W. Siemoni e M. Frati, Editori dell’Acero, Santa Croce sull’Arno, 1997;
Empoli: città e territorio. Vedute e mappe dal ‘500 al ‘900, AA.VV., Editori dell’Acero, Santa Croce sull’Arno 1998;
Il museo della Collegiata di Sant’Andrea in Empoli, A. Paolucci, Firenze 1985
Empoli: città e territorio. Vedute e mappe dal ‘500 al ‘900, AA.VV., Editori dell’Acero, Santa Croce sull’Arno 1998;


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