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Il Santissimo Crocifisso spirante della Insigne Collegiata di Sant’Andrea di Empoli

In Collegiata vi è la la Cappella Ricci, la prima sulla destra per chi entra dall’ingresso principale, denominata anche Cappella del SS. Crocifisso in quanto vi è collocato ancora oggi il celebre SS. Crocifisso spirante, detto anche Crocifisso delle Grazie.

Empoli - Collegiata Cappella Ricci e SS Crocifisso (5)

Tale nome gli è stato attribuito nel corso dei secoli in base alle diverse notizie di miracoli afferenti, per le quali si incrociano quelle leggibili da un manoscritto di Leonardo Venturini nel 1709, quelle del canonico Ercole Figlinesi e del canonico Luigi Lazzeri.

Nella ricerca di notizie sul SS. Crocifisso si sono svolti approfondimenti su di un formidabile manoscritto dal titolo ” NOTIZIE INTORNO ALL’ANTICA, E MIRACOLOSA IMMAGINE DEL SS. CROCIFISSO SPIRANTE POSTA NELLA CHIESA DELL’INSIGNE COLLEGIATA, E PROPOSITA D’EMPOLI ” edito nel 1709 ad opera di Leonardo Venturini di Lucca:

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La prima citazione d’esistenza di questo Crocifisso risale all’anno 1399, ne dà notizia il Venturini nel 1709 citando la processione del 24 agosto 1399 ad opera dei Fratelli della Compagnia del Crocifisso, ovvero della misericordia, compagnia eretta nel medesimo anno [1] , notizia che emerge nelle Scritture dell’Opera suddetta. Tale compagnia esistette fino all’anno 1460 ovvero fino a quando fu effettuata la donazione di tutti i suoi beni all’Opera della Collegiata, come da contratto del notaio Ser Piero di Antonio di Pino Martini da Empoli del 09 aprile 1460. [2]

Pure il canonico Luigi Lazzeri nel suo celebre volume “Notizie istoriche della Terra di Empoli” nella sua cronistoria all’anno 1399 cita la stessa identica notizia riportata nelle scritture dell’Opera e anche l’episodio del Miracolo del Mandorlo avvenuto durante una processione avvenuta in diversi luoghi della Toscana nello stesso anno ovvero:

Immagine contenuta nel manoscritto di L. Venturini
Immagine contenuta nel manoscritto di L. Venturini

I Fratelli della compagnia del SS. Crocifisso detto delle grazie, eretta in questo anno nella nostra lnsigne Collegiata essendo invasa la terra d’ Empoli dalla pestilenza, affine di muovere Iddio a pietà, ed insieme di schivare l’infezione contagiosa il dì 24 Agosto dell’anno stesso uscirono dalla patria con numerosissime seguito dell’ uno, e dell’altro sesso, non tanto d’Empoli, quanto dei luoghi circonvicini portando a processione il detto SS. Crocifisso in Val di Marina, e nel Mugello incontro a Fiesole e Firenze. Un giorno pertanto essendosi coricati nella campagna per ristorarsi col cibo, ed avendo perciò appoggiato il Crocifisso ad un mandorlo secco, trovarono dopo la refezione detto mandorlo tutto rivestito di fronde e fiori, per il che concepirono viva speranza che fosse cessata, siccome veramente cessata era la pestilenza. Onde tutti allegri se ne tornarono alle loro case, e molti se ne fecero ascrivere nella compagnia dandone beni, e danari per suo mantenimento, e facendo ogn’anno la festa della S. Croce ai dì 14 di Settembre (34). Di tal fatto non solo ne abbiamo memoria nel più volte citato campione beneficiale del Capitolo a c. 129, ma di più se ne è conservata la tradizione e in Empoli e nei paesi circonvicini ed altresì nell’istesso luogo dove segui il miracolo. Di più il detto prodigio del mandorlo fiorito fu dipinto fin da quei tempi (come ce lo dimostra la maniera della pittura a giudizio degli intendenti in tre piccoli quadri rettangoli, che uniti insieme formavano il davanti del grado dell’antico altare del Crocifisso i quali si conservano anche in oggi nella cappella o compagnia di S. Andrea della nostra chiesa.

Questo episodio miracoloso fu dipinto in tre piccoli quadri rettangolari che uniti formavano il fronte (il «davanti») dell’antico gradino dell’Altare del Crocifisso.
    Il Venturini, di cui si porta opera integrale qui sottonel 1709 riporta che « fu dipinto in un gradino dell’Alta, che sosteneva la tavola del medesimo, il quale Altare è privilegiato per i Defunti come per Bolla di Gregorio XIII del 25 novembre 1581 conservata nell’Archivio dell’Opera nella Filza delle Bolle al numero 79. In oggi però il detto Gradino si ritrova alla Cappella della Santissima Nunziata davanti alla Sacrestia, dove fu trasferito, quando l’Altare del Crocifisso fu adornato di marmi dalla famiglia de i Signori Ricci d’ Empoli. Questo è quanto, conforme anco a principio si è detto, si trova registrato nel Campione beneficiale del Capitolo dell’Insigne Collegiata di S. Andrea d’Empoli. »
Il Lazzeri invece nel 1821 riporta che « il detto prodigio del mandorlo fiorito fu dipinto fin da quei tempi (come ce lo dimostra la maniera della pittura a giudizio degli intendenti) in tre piccoli quadri rettangoli, che uniti insieme formavano il davanti del grado dell’antico altare del Crocifisso i quali si conservano anche in oggi nella cappella o compagnia di S. Andrea della nostra chiesa. »
Il Figlinesi riporta nel suo Zibaldone alcune notizie frammentarie e senza sufficiente contestualizzazione, tuttavia si integrano notizie da lui segnalate.

Attualmente il SS. Crocifisso si trova collocato nella Cappella dei Ricci, ivi riportato nell’immediato dopoguerra da un altro ambiente della Collegiata ovvero la Compagna dell SS. Sacramento, (si rammenta ad esempio i festeggiamenti venticinquennali in onore del SS. Crocifisso delle Grazie del 21 agosto – 4 settembre 1949), e si propone una immagine ravvicinata del crocifisso ligneo trecentesco.

Empoli - Collegiata Cappella Ricci e SS Crocifisso (9)

La Cappella dei Ricci, detta anche Cappella del SS. Crocifisso attualmente presenta sulla parete destra una tela di Domenico del Podestà illustrante il Granduca Cosimo III in visita al Crocifisso miracoloso di Empoli avvenuta il 20 aprile 1683 con la sua partecipazione alla funzione religiosa implorante la pioggia, a cui parteciparono il Vescovo di Pistoia e il Proposto Michel Carlo Cortigiani [3] come ci accenna il precitato Venturini.

A conclusione del presente, si riporta un breve elenco sintetico delle

Notizie e citazioni di miracoli attribuiti al SS. Crocifisso sono desumibili in ordine cronologico:

1399 Agosto 24: processione in Toscana per la pestilenza e Miracolo del Mandorlo; [Venturini]

1593 Marzo 06: processione per una carestia, preceduta da un periodo di celebrazioni; [Venturini] e [Lazzeri]; una versione sostiene che vi sia stata una processione solenne per Empoli con il SS.mo Crocifisso della Collegiata, la seconda domenica di quaresima;  [Figlinesi rubrica n. 688]

1615 Maggio 17: dalle Istorie del Lazzeri è probabile che « il Crocifisso » sia stato posto ai piedi del feretro del principe D. Francesco dei Medici quando fu posto in Collegiata. [Lazzeri]

1620 Febbraio 18: scopertura del SS. Crocifisso per volontà del Proposto Cosimo Bartoli per preghiera di salute del Gran Duca Cosimo Secondo, infermo. [Venturini]

1626: morì il rev.do prete messer Giovanni di Paolo Feroni, rettore della Cappella del SS. Crocifisso. [Figlinesi, rubrica n. 1346]

1627 Novembre 7: esposizione sull’Altar maggiore per volontà del Proposto Raffello Ciaperoni per « impetrare la Serenità dell’Aria » [Venturini]

1631 Maggio 03: processione a piedi scalzi nelle vie del Castello d’Empoli [Venturini] [Lazzeri]

1631 Dicembre 18: scopertura del SS. Crocifisso per ringraziamento della fine della Peste [Venturini] [Lazzeri]

1643 Giugno 29: il Proposto Leonardo Giraldi fece scoprire il SS. Crocifisso per preghiera di pace tra i Principi cristiani [Venturini]

1646 Novembre 11: il Proposto Giraldi fece scoprire il SS. Crocifisso per impetrare la serenità dell’Aria [Venturini]

1649 Agosto 16: fu scoperto per allontanare le malattie e mortalità che regnavano in tutta Italia  [Venturini] [Lazzeri]

1651 Gennaio 14: fu scoperto per implorare la serenità del Cielo [Venturini]

1671 Agosto 30: fu scoperto per implorare la pioggia dopo un lungo periodo di siccità  [Venturini]

1677 Febbraio 19: fu esposto il SS. Crocifisso all’Altar maggiore dopo un lungo periodo di pioggia  [Venturini]

1683 Aprile 20: il Proposto Michel Carlo Cortigiani espose il SS. Crocifisso per implorare la pioggia  [Venturini] mentre il Lazzeri indica una preghiera di invocazione del SS. Crocifisso anche per la campagna armata ottomana nell’Ungheria [Lazzeri]

1706 Giugno: il podestà di Empoli, Cav. Giulio Masetti, cittadino fiorentini fu miracolato per una grave malattia  [Venturini]

1748 Agosto 24-25 e 26: festa solennissima in Collegiata «con esser apparata tutta la Chiesa e adorna tutta la Piazza di lumi.» [Figlinesi rubrica n. 1886]

1776 Agosto 24: Venerazione del Crocifisso nei festeggiamenti [ Gazzetta Toscana dell’anno 1776 Tomo n° 34 pag 135/136 ]

1784: Agosto 25 e 26: pubblica venerazione sull’Altar maggiore e processione [Lazzeri]

1791 Giugno 12 e 13: pubblica venerazione sull’Altar maggiore per ringraziamento della salita al trono di Ferdinando III figlio di Pietro Leopoldo [Lazzeri]

1804 Novembre 04: pubblica esposizione sull’Altar maggiore invocante la cessazione di alcune febbri contagiose dipartenti da Livorno [Lazzeri]

1817 Aprile 24: fu esposto nella sua cappella per pregare contro la malattia del tifo presente nelle campagne

Note e Riferimenti:
[1] Notizie intorno all’antica e miracolosa immagine del SS Crocifisso di Empoli 1709, Leonardo Venturini, Lucca MDCCIX, pag. 3
[2] Ibidem
[3] Notizie intorno all’antica e miracolosa immagine del SS Crocifisso di Empoli 1709, Leonardo Venturini, Lucca MDCCIX, pag. 27

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