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Empolesi che fecero la “Marcia su Roma”

Partì un piccolo manipolo del Fascio empolese per “marciare su Roma” quel 28 ottobre 1922.

Empoli stilema fascio 1932 licenza edilizia
carta intestata del Comune di Empoli relativa ad una licenza edilizia del 1932

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Ieri sul blog culturale di San Miniato SMARTARC, curato da Francesco Fiumalbi, è stato pubblicato un interessante articolo in cui appariva l’elenco degli abitanti saminiatesi che presero parte a quell’evento.

Su gentile concessione dell’autore Francesco Fiumalbi sono a riproporre e integrare lo stesso articolo per la parte empolese, ringraziandolo per la gentilezza di avermi segnalato notizie e dati pubblicati.

Fonte dati: Storia della Rivoluzione Fascista (1919-1922), volume 1, 1929, pag. 363;
Una copia del libro è consultabile anche presso la Biblioteca Comunale “M. Luzi” di San Miniato.  


 

La Marcia su Roma è uno di quegli episodi che, più o meno approfonditamente, tutti noi abbiamo affrontato a scuola nelle ore di Storia. Senza entrare troppo nei dettagli, rappresentò il momento decisivo dell’ascesa al potere del fascismo. Si svolse fra il 27 e il 28 ottobre 1922 e culminò con l’ingresso nella Capitale e l’incarico, dato dal Re Vittorio Emanuele III a Benito Mussolini, di formare il governo il successivo 30 ottobre.

O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”.

Queste furono le parole pronunciate da Benito Mussolini all’adunata fascista del 24 ottobre 1922 a Napoli e che fece da preludio alla ben nota Marcia su Roma.

Dal territorio empolese si mosse un gruppo unico, senza notizie relative a persone provenienti dalle frazioni, che andarono ad affiancare le altre camicie nere in marcia verso la Capitale.
Di questo ci dà notizia Giorgio Alberto Chiurco, nella sua Storia della Rivoluzione Fascista (1919-1922), un testo suddiviso in 5 volumi, stampato nel 1929 (rist. 1972), che ripercorre gli anni che vanno dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino all’incarico di Benito Mussolini a Presidente del Consiglio.

Da un punto di vista storico si tratta di un’opera “celebrativa” e non può essere considerata un testo scientifico: non ha quell’“oggettività” che si richiede ad un libro di storia, come potrebbe sembrare dal titolo.
Tuttavia presenta ugualmente notevoli spunti d’interesse ed ha il pregio di contenere, al suo interno, i nomi degli “squadristi” che presero parte alla marcia. Si può immaginare che, in quegli anni, avere il proprio nome nell’elenco di coloro che avevano marciato su Roma, fosse uno straordinario motivo di orgoglio. Almeno finché le cose andarono bene.

Non sembrano esistere, allo stato attuale degli studi, documenti o fonti che possano in qualche modo confermare o precisare l’elenco di nomi riportati da Chiurco. Per il momento non si può far altro che prenderli per buoni, seppur con la dovuta cautela.

Di seguito i nomi, che troviamo elencati nel paragrafo dedicato alla “II Legione Fiorentina”:

Fascio di Empoli:

Cinelli Vitruvio (comandante la squadra)
Becherini Aldo
Bini Giuseppe
Bini Leonardo
Bongi Olinto
Boni Carlo
Boni Luigi
Brasca Luigi
Busoni Alfonso
Caiani rag. Andrea

Gambacciani Ottorino
Garbati Adolfo
Gazzarri Giuseppe
Ghezzi Oscar
Giuntini dott. Leopoldo
Lenzini Alfio
Lilloni Donato
Lolli Bruno
Livini Mazzino
Lambruschini Pietro
Macii Aladino
Macii Giuseppe
Maestrelli Augusto
Maestrelli Gastone
Maltinti Ottavio
Marmugi Pietro
Mazzantini Tullio
Nucci Mario
Panzani Ilio
Salvadori Fabio
Santini Emilio
Sensi Antonio
Sorbellini Sisto
Taddei Ernesto
Taddei Ettore
Taddei Italo
Tamburini Bruno
Terreni Turiddu

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