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Stemma famiglia FIGLINESI

Stemma Figlinesi - Foto di C. Pagliai

La famiglia Figlinesi è originaria della Val d’Elsa, in particolare dalla località di Figline posta nel Comune di Montaione ove vi era l’omonimo castello, presumibilmente nei pressi dell’attuale “Villa da Filicaja“.

Il toponimo Figline, probabilmente derivante dal latino “figulinae”, nel Catasto Generale Toscano [1] è riportato due volte attorno alla suddetta odierna Villa (particella 971), dando maggior conforto alle diverse citazioni tramandate circa l’originaria ubicazione del castello.
Breve cronistoria
Anno 1297:    il castello fu distrutto, abbandonato e ricostruito in seguito nello stesso luogo (senza specificare se sulla medesima area di sedime) dalla famiglia dei Figlinesi.
Anno 1369:   la famiglia Figlinesi cedette alla Repubblica fiorentina il fortilizio di Figline in Montaione in cambio della nomina a cittadini fiorentini e pertanto, beneficiando di tutti  i privilegi derivanti dalla nomina a cittadinanza fiorentina.
Anno 1452:   ser Giovanni di Simone da Filicaja acquistò il castello di Figline, che da quel momento prese il nome del nuovo signore e servì da base per le truppe fiorentine.
Anno 1582:   addì Luglio 31 fu rinnovato il privilegio a Ercole figlio di Jacopo con sentenza del Magistrato Supremo, sanzionata con rescritto sovrano addì 15 marzo 1584.

Origini e cronistoria della famiglia FIGLINESI ad Empoli scritta da Luigi Lazzeri: [2]
<<(85) L’illustre famiglia de’ Figlinesi d’Empoli discendente dall’antico castello di Figline situato una volta in poca distanza da Montaione pella parte di levante, da cui prese la denominazione o cognome.
I signori di detto casato in qualità di conti governavano ab immemorabili il medesimo castello assolutamente, ed indipendentemente da chicchessia.
Ma nel 1369 le armi della repubblica incominciando a prevalere sopra di Samminiato, con cui era collegato Figline, la prosapia de’ Figlinesi sull’esempio di altri determinò di cedere il proprio castello a’ Fiorentini, come scrive l’Ammirato, Istoria fiorentine parte I. tomo II, libro XIII, all’anno qui riferito.
Per la qual cessione Ugolino, Iacopo, Francesco, Panzino, e Piero Conti di Figline sotto dì 9 settembre dell’istesso anno 1369 ottennero per sé e per loro consorti, e discendenti maschi in infinito a titolo di benemerenza con decreto del Comune di Firenze, per cui furon dichiarati e fatti veri antichi e originarii cittadini fiorentini, come si vede alle riformagioni nel libro di provvisioni dell’anno predetto a carte 81 del qual decreto se ne conserva copia autentica nella suddetta famiglia Figlinesi: onde trovasi nel Manni tomo XVI sigillo IX che tratta di essa famiglia, con documento di persona autorevole, che dice esser « ella inferiore a poche e superiore a molte di quelle, che passano tra le prime famiglie nobili antiche fiorentine». Distratto Figline da’ Fiorentini dopo non molto tempo la famiglia de’ Figlinesi si ritirò in Montaione; ma circa al 1640 venne a stabilirsi a Empoli chiamatavi dal Sovrano di Toscana per presedere all’azienda del sale del regio magazzino, che è in detta terra. E tradizione antica in questa famiglia, che di lei fosse il beato Giovanni da Figline « spiritu prophetiae illustris » giusta una memoria trovata nel convento di s. Francesco di Castelfiorentino, ed ivi sepolto. Per altre notizie di questa stessa famiglia può vedersi il Manni tomo XVI de’ sigilli, sigillo IX suddetto.>>

Sigillo Figlinesi dal Manni

SIGILLO STORICO DEI FIGLINESI:
approfondimento storico di Domenico Maria Manni
 [3]

Il Manni riporta con minuziosità una mole di notizie e informazioni relative alla storia della famiglia Figlinesi, producendo anche un albero genealogico in cui vi compare anche il canonico empolese Ercole Figlinesi, ovvero colui che produsse nel Settecento il manoscritto “Vecchie famiglie empolesi nell’inedito zibaldone d’un capitolare[4].

Consulta l’approfondimento sul Sigillo dei Figlinesi scritto dal Manni⇒

Anno 1640: i Figlinesi si stabilirono in Empoli per gestire il magazzino dell’azienda del sale regio, ovvero il Magazzin del sale di Empoli, su incarico del Sovrano di Toscana.[5]

Anno 1710: risultano censiti nel castello alcuni loro possedimenti ↗

Descrizione araldica: scudo italiano.
Tripartito: [6][7]nel 1° d’oro, all’aquila dal volo abbassato di nero uscente dalla partizione;
nel 2° d’azzurro, alla lettera F maiuscola d’argento (o d’oro);
sormontato dal capo d’Angiò, sormontato da una corona radiata d’oro.
Cittadinanza di Firenze, Santa Maria Novella, Lion rosso;   

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STEMMA DELLA FAMIGLIA FIGLINESI: PITTURA SU CARTONLEGNO
Collezione privata famiglia Bruschi, per gentile concessione.

Stemma Figlinesi
Stemma Figlinesi, pittura su cartonlegno; per g.c. dalla collezione privata famiglia Bruschi – Foto di C. Pagliai

Note e Riferimenti:
[1]
ASFi, Catasto Generale Toscano, Comunità di Montaione, Sezione O dell’Orto, foglio 5, particella 971
[2]
 Notizie istoriche della storia di Empoli scritte dal canonico Luigi Lazzeri, L. Lazzeri. Empoli 1873.
[3] Osservazioni istoriche sopra i Sigilli antichi”, di Domenico Maria Manni, Sigillo n. IX del Tomo XVI, Firenze MDCCXXXXIV.
[4] Bullettino Storico Empolese v. III, a. VII, 1963, n. 2 pag 97, v. III, a. VIII, 1964, n. 3 e v. III, a. VIII, 1964, n. 4.
[5] Notizie istoriche della storia di Empoli scritte dal canonico Luigi Lazzeri, L. Lazzeri. Empoli 1873.
[6] ASFi, Fondo Ceramelli Papiani, Famiglia Figlinesi (fasc. 2015)
[7] ASFi, Manoscritti, 471, “Armi di Firenze, Città, terre e Castelli, e Famiglie fiorentine”, sec. XVIII, Filza 126;

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